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Notizie ANSA

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Montescaglioso e Montalbano tra i “comuni ricicloni” 2010 N.34 17/07/2010

Dodici milioni d'italiani differenziano oltre il 50% della spazzatura in 1.488 Comuni italiani. E’ questo il macro dato venuto fuori dall’annuale edizione “Comuni ricicloni” promossa da Legambiente che fa il punto della situazione e la relativa classifica sui comuni italiani che hanno adottato buone pratiche nell’ambito della gestione dei rifiuti. A livello nazionale il primo premio è andato a Ponte Delle Alpi (Belluno) con un indice del 77,8% di raccolta differenziata. A livello regionale la migliore classificata è stata il Veneto con il 67% di comuni virtuosi. La XVI edizione di quest’iniziativa, che prende in considerazione le attività del 2009, ha visto in testa alla classifica ancora il nord Italia. Il dato positivo è, però, la crescita anche dei comuni del sud. Due i comuni lucani virtuosi che hanno agevolmente superato la soglia del 50% di raccolta differenziata, requisito questo preliminare per entrare nella classifica. Si tratta di Montescaglioso (Matera) che con il 65,3% si è classificato al secondo posto tra i comuni del sud con più di diecimila abitanti e Montalbano Jonico (Matera) con il 59,1%, ottimamente classificatosi tra i comuni meridionali con meno di diecimila abitanti. Un solo comune, invece, per quanto riguarda la Puglia, si tratta di Monteparano (Taranto). Nella pubblicazione di Legambiente si legge: “I due Comuni del Materano raggiungono buoni risultati grazie all'impegno e al lavoro dei loro amministratori e all'impegno corale delle loro comunità, a dimostrazione che è possibile ottenere buoni risultati anche in Basilicata se si crede e si punta con decisione a realizzare un serio sistema di gestione dei rifiuti. Queste due eccellenze locali, però, non possono farci dimenticare però che mentre mezza Italia punta con decisione sulle raccolte differenziate, in Basilicata non si riesce ad uscire da una situazione di stallo ancora concentrati sul problema dello smaltimento”. Una nota di demerito, invece, per le due provincie lucane, per quelle pugliesi e per i rispettivi capoluoghi. Matera, per esempio, ha iniziato la raccolta differenziata porta a porta solo all’inizio del 2010. Complessivamente la Basilicata è ferma al 9% per quanto riguarda la raccolta differenziata mentre il 10% viene ancora incenerito. Il resto dei rifiuti, invece, finisce in discarica. La battaglia prossima ventura si giocherà sulla messa al bando e progressivo riciclaggio dei sacchetti di plastica. Sono già 150 i comuni italiani che con ordinanza hanno vietato i vecchi sacchetti e altri hanno già espresso la volontà di farlo in tempi brevi. Le buone pratiche passano, dunque, attraverso una raccolta differenziata porta a porta sempre più spinta supportata da adeguati impianti di compostaggio per il trattamento delle frazioni umide. L’efficienza e l’efficacia della raccolta differenziata si può misurare solo considerando l’effettivo recupero delle stessa materie differenziate. Questo si traduce nel concreto nell’effettiva eliminazione dei cassonetti nelle strade con un netto miglioramento del decoro urbano. La spinta propulsiva per innescare questo circolo virtuoso deve essere, ovviamente, il senso civico d’ogni singolo cittadino. Tutto si crea, nulla si distrugge, tutto si ricicla.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto N. 34 17/07/2010