Luci e ombre della nuova stagione estiva N.79 18/06/2011
L’estate ufficialmente non è ancora iniziata, ma da qualche settimana gli operatori turistici lucani sono già in fermento. Che cosa bisogna aspettarsi da questa nuova stagione estiva? Luci e ombre, forse più ombre che luci. Operatori turistici, albergatori, titolari di stabilimenti balneari, ristoratori e titolari di agenzie di viaggio si preparano a una stagione ancora una volta all’insegna dell’incertezza e delle prenotazioni dell’ultimo minuto. La situazione è, comunque, a macchia di leopardo e dipende da numerosi fattori: la fedeltà dei clienti, il rapporto qualità-prezzo e l’orientamento umorale dei consumatori nelle prossime settimane. Cresce la richiesta di mete alternative nell’ambito del territorio regionale sulla sica del film “Basilicata coast to coast”. Tutto questo ovviamente, però, non basta. Il turismo lucano potrebbe diventare realmente concorrenziale solo se offrisse standard qualitativi accettabili. Nel panorama regionale l’unica meta turistica riconosciuta come tale è Maratea; proprio in questi giorni, infatti, si è aggiudicata le cinque vele della Guida Blu assegnate da Legambiente e Touring Club. Questo riconoscimento per la prima volta consente alla Basilicata di entrare nell'olimpo delle località turistiche più ambite. L’assegnazione è stata ottenuta sulla base di precisi requisiti di qualità: efficiente sistema di raccolta differenziata, sviluppo delle fonti rinnovabili, strutture ricettive ecocompatibili e offerta culinaria di valore con riferimento alla dieta mediterranea. Nell’elenco delle 233 spiagge doc che si possono fregiare del titolo di “Bandiera Blu” è presente un’unica località lucana: ancora una volta Maratea. Tutte le altre località turistiche lucane restano al palo. I lidi ionici risentono ancora pesantemente dei postumi dei danni della recente alluvione. Per ritrovare una “Bandiera Blu” a Metaponto bisogna risalire al 2006, anno in cui fu esclusa proprio la stessa Maratea. Bisogna, invece, risalire al 2003 per registrare a livello regionale due Bandiere Blu (Maratea e Policoro). Positivo e allo stesso tempo incoraggiante, invece, il trend turistico della città di Matera che si conferma uno dei poli di maggior interesse turistico del Mezzogiorno, dotata di servizi adeguati ad accogliere un turismo nazionale ed internazionale, ma con potenzialità ancora da valorizzare in pieno. In generale la sensazione è che negli ultimi anni siano stati fatti passi in avanti considerevoli, pur rilevando che la dimensione economica del turismo in Basilicata, misurata attraverso la spesa turistica, è relativamente inferiore alla sua dimensione fisica, espressa, invece, in termini di presenze turistiche. Solo nell’ultimo anno, infatti, si è registrato un incremento delle prenotazioni pari al 22%. In termini di pernottamenti nelle strutture alberghiere ed extralberghiere il trend di questi anni evidenzia un notevole incremento: da 1milione e 200mila a quasi 1milione e 900mila presenze. Un comparto, dunque, in crescita, ma che necessita di un sostegno istituzionale. Proprio in questi giorni il ministero del turismo, guidato da Michela Brambilla, ha varato un programma nazionale a sostegno dei flussi turistici diretti al sud, sulla base del fatto che il 75% dei turisti italiani non scende sotto Roma. Peccato che poi la stessa Basilicata sia stata inspiegabilmente esclusa dagli stage di formazione nel settore del turismo promossi invece dal ministero del lavoro. Il provvedimento riguarda 3mila giovani residenti nel Mezzogiorno che potranno frequentare uno stage di due mesi nel settore turistico. Evidentemente a Roma la Basilicata è considerata ancora più a sud del Mezzogiorno, dove l’estate non arriva sempre puntuale come altrove.
Pubblicato sul settimanale Il Resto N.79 18/06/2011