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Il lato oscuro di Jacko - Marzo 2023 - Giuseppe Balena

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Il lato oscuro di Jacko - Marzo 2023

  1. «Vado a cercare la mia stella finché non la trovo. È nascosta nel cassetto dell’innocenza, avvolto in una sciarpa di meraviglia». Michael Joseph Jackson era anche questo. É stato The King of Pop, ma è stato anche molto altro: cantautore, ballerino, compositore, produttore discografico, coreografo, filantropo e imprenditore.  In breve uno degli artisti musicali più influenti del XX e XXI secolo grazie anche, per esempio, alle sue performance dal vivo e ai suoi video dove ha reso popolari tecniche di danza innovative come il moonwalk, il toe stand, l'anti-gravity lean e la robot dance.

    Il suo sesto album in studio, Thriller, è il più venduto nella storia della musica, avendo superato le 100 milioni di copie a livello globale, 34 milioni delle quali nei soli Stati Uniti. Un altro suo album ossia Blood on the Dance Floor è catalogato come l'album di remix più venduto nel mondo.

    È stato uno dei pochi artisti a essere stato inserito per due volte nella Rock and Roll Hall of Fame: una volta come solista e un’altra come membro della formazione giovanile con suoi fratelli conosciuta come The Jackson 5; era stato inoltre inserito in altre 10 Hall of Fame.

    Tra i maggiori riconoscimenti ricevuti dall'artista figurano: 15 Grammy Awards, 39 riconoscimenti nel Guinness dei primati, 26 American Music Awards, 16 World Music Awards e 15 MTV Video Music Awards.

    In poche parole un vero mito, ma anche un uomo fragile e forse come vedremo anche custode di segreti.

    La vita tra luci e ombre

    Michael Joseph Jackson è nato alle 19:33 del 29 agosto 1958 al St. Mary's Mercy Hospital di Gary, in Indiana, ottavo di dieci figli di una modesta famiglia afroamericana. La madre Katherine Esther Scruse, commessa, era una devota testimone di Geova ed era solita cantare con i figli. Il padre Joseph era operaio in un'acciaieria e in gioventù era stato il chitarrista dei Falcons, gruppo R&B amatoriale. Michael aveva tre sorelle ossia Rebbie, La Toya, Janet e sei fratelli ossia Jackie, Tito, Jermaine, Marlon, Brandon (fratello gemello di Marlon, morto 24 ore dopo la nascita) e Randy. Michael e i suoi fratelli sono cresciuti in un ambiente familiare dove la Bibbia era l'unico strumento di formazione e la cui trasgressione implicava severe punizioni: secondo diverse testimonianze i fratelli Jackson, in particolare Michael, erano sovente maltrattati dal padre e costretti a prove incessanti oltre che a violenze fisiche. Il rapporto di Michael con il padre sarà al centro dell'attenzione mediatica lungo tutta la sua carriera.

    Cresciuto quindi in una famiglia dedita alla musica, Michael entrò in contatto con il mondo dello spettacolo fin dalla più tenera età. Aveva formato con i suoi fratelli un gruppo musicale che prese il nome di The Jackson 5. All'enorme successo con questa band il giovane Michael ha incominciato ad alternare la sua carriera da solista e riuscì a registrare i primi quattro album in studio. Da quel momento inizia una straordinaria carriera.

    Il 27 gennaio 1984 Jackson e i suoi fratelli stavano girando uno spot pubblicitario per la Pepsi-Cola allo Shrine Auditorium di Los Angeles. Il gruppo stava simulando un concerto davanti a migliaia di fan, quando i capelli di Michael presero accidentalmente fuoco a causa di un imprevisto guasto. Il cantante riportò gravi ustioni di terzo grado al cuoio capelluto e alla base della testa che arrivarono fino al cranio e fu costretto a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica ricostruttiva. L'episodio dell'incidente ha avuto un enorme impatto mediatico; il cantante dovette subire trapianti di cuoio capelluto per i dieci anni successivi e continuò a soffrire di dolori lancinanti ed emicranie per tutto il resto della vita.

    Il 23 agosto 1993, mentre si trovava a Bangkok, un giorno prima del concerto inaugurale della seconda parte del Dangerous World Tour, è stato accusato da un uomo di nome Evan Chandler di presunte molestie sessuali nei confronti di suo figlio Jordan, all'epoca tredicenne. A causa della vicenda Jackson fu costretto a interrompere anticipatamente il tour e ogni promozione dell'album.

    Il 19 novembre 2003 è stato nuovamente accusato di molestie su minori subendo un processo dal quale verrà assolto con formula piena il 13 giugno 2005.

    Il 25 giugno 2009, 18 giorni prima dall'inizio dei concerti di Londra, mentre si trovava in una villa presa in affitto a Holmby Hills a Los Angeles, morì a causa di un arresto cardiaco in seguito a un'intossicazione acuta dovuta a un potente anestetico somministratogli da un medico sotto contratto con la AEG, la società produttrice dei concerti di Londra. Negli ultimi anni, infatti, il cantante soffriva d'insonnia cronica e alcuni medici gli somministravano questo anestetico.

    La morte di Michael Jackson è stata definita "l'evento mediatico più grande di sempre" e molti siti internet andarono in crash sotto il peso delle continue ricerche riguardanti l'artista.

    Finiva così l’esistenza terrena di uno dei più importanti artisti dello scenario musicale: una vita fatta di successi, ma anche di ombre e di misteri.

    I misteri di Dangerous

    Una delle copertine più misteriose e stracolme di simboli dell’intera produzione musicale è certamente Dangeous, l'ottavo album in studio pubblicato il 26 novembre 1991 dalla Epic Records.

    Il disco in origine si doveva intitolare Black or White come l'omonimo singolo di lancio. La scelta nacque dal fatto che il musicista desiderava rendere il suo nuovo lavoro il più personale tra quelli fino ad allora realizzati, trattando gli argomenti che gli stavano più a cuore, come il problema della fame nel mondo, della povertà, delle guerre e soprattutto del razzismo con il quale, in particolare, aveva avuto a che fare personalmente durante tutta la sua carriera. Successivamente l'idea è stata scartata e si decise di proseguire sulla falsariga dei precedenti album che avevano titoli di una sola parola (Thriller e Bad). In inglese esiste un'espressione di uso comune che è "bad and dangerous" (cattivo e pericoloso); l'album precedente si intitolava Bad, perciò si optò per il titolo Dangerous. Entrambi gli aggettivi intendevano ironizzare sull'immagine che, secondo Jackson, i media davano di lui.

    La copertina di Dangerous è un'opera surrealistica realizzata dall'illustratore Mark Ryden, all'epoca esploratore di un nuovo movimento artistico che lui stesso definiva surrealismo pop.

    L'immagine d'insieme della copertina ricorda la facciata di un edificio in stile barocco o una casa dell'orrore, classica attrazione da luna park.

    A primo impatto, inoltre, sembra una grande maschera da cui spuntano solo gli occhi di Michel al di sopra dei quali campeggia proprio il suo nome. Tra il nome e il cognome è inserita una figura stilizzata di una regina alata che sostiene la faccia di una scimmia incoronata; questo animale ricorre più volte nella copertina e sin dal medioevo rappresenta l’anima non evoluta spiritualmente. Al di sotto si trovano una serie di animali fuori proporzioni reali con al centro un pavone, animale preferito dall’artista e che era stato adottato anche come simbolo degli ultimi album della formazione giovanile dei The Jacksons 5; tra gli animali ammassati è presente anche in particolare un elefante con una sola zanna spezzata.

    Ai lati della copertina è possibile osservare un tunnel che va da sinistra a destra percorrendo un ambiente tetro, cupo e oscuro simile a una fabbrica degli orrori alla quale si accede da una porta che reca un cartello rievocante le entrate dei lager nazisti, dove invece è riportata la scritta "Dangerous" (pericoloso). Alcuni animali entrano da un lato del tunnel infernale e ne escono morti dall'altro, tranne un piccolo Michael che indossa gli abiti degli anni della pubblicazione dell’album Thriller; a fargli compagnia c’è un ragazzo identificabile con l'attore Macaulay Culkin. I pilastri delle entrate sono in realtà due sarcofaghi: sul muro dell’arca destra, in alto, è visibile l’occhio che tutto vede, un altro simbolo divino ma anche il principale marchio dell’ordine dei massoni. A sinistra invece il simbolo dei pirati.

    Al centro un tapis roulant trasporta i prodotti nocivi quali per esempio missili nucleari, siringhe, armi, molecole, atomi, teschi e ossa; il tutto termina dentro un mondo rovesciato che sembra prigioniero della fabbrica stessa.

    Tra i personaggi in primo piano si riconosce il volto di Phineas Taylor Barnum vestito da maggiordomo, nella realtà pioniere degli spettacoli circensi statunitensi e qui ritratto come uno dei presidenti degli Stati Uniti sulle banconote americane. Nell’altro lato, invece, è presente un ragazzo di una tribù indigena con una carcassa di un animale in mano, il tutto poggiato sul palmo della mano che sembra proprio di Micheal, forse a rappresentare l’attenzione del cantante per i ragazzi e per le questioni ambientali.

    Più in alto si trova una delle scimmie alate dal film Il mago di Oz, mentre più in basso è collocato un piccolo Cupido che guarda quattro pesci che rappresentano le quattro stelle principali della costellazione dei Pesci nell’atto di trasportare altrettanti putti. Nella diagonale opposta a Cupido è presente la statua della Venere di Botticelli.

    Ai lati della cornice sorgono due figure: a sinistra il cosiddetto Re-cane, mentre a destra una regina dalla testa di martin pescatore (probabilmente un gioco di parole dato che il nome inglese dell'uccello è "kingfisher" ovvero "re-pescatore"). Ryden sceglie il cane perché quasi tutto il 1958, compreso il 29 agosto, giorno di nascita di Michael Jackson, nell’oroscopo cinese era proprio l’anno del cane. Inoltre sul piede e sulla corona sono incise le iniziali MJ propri dell’artista.

    Ryden simboleggia e raffigura Jackson a sinistra ispirandosi al dipinto di Ingres Napoleone I sul trono imperiale del 1806. La mano del re con lo scettro, inoltre, ha il celebre guanto bianco proprio come quello che indossava il musicista.

    La figura di destra, invece, è la regina con la testa di martin pescatore adorna dei simboli di potere con i quali nell'iconografia reale tradizionale vennero ritratte le regine d'Inghilterra Elisabetta I, Elisabetta II e Vittoria. La regina impugna uno scettro con la mano destra e nella sinistra sorregge il globo del sovrano, simboleggiante la sovranità del re sulla Terra. Due uccelli, forse una coppia di Ibis, sollevano il mantello della regina scoprendo gli ingranaggi di un meccanismo complicato che termina con due amanti in una bolla, particolare ripreso dal Trittico del Giardino delle delizie di Hieronymus Bosch, artista simbolo del lavoro di Mark Ryden.

    È interessante notare che lo scettro del cane ha la faccia di un colibrì alla sua estremità, mentre lo scettro della regina colibrì termina con il muso di un cane.

    Buona parte della critica e tantissimi fan pensano che in Dangerous ci siano messaggi subliminali e riferimenti all’ordine degli Illuminati e probabilmente più in generale al potere che ci governa. Sembra che l’artista voglia invitarci a indagare oltre perché vuole comunicare qualcosa di nascosto. A primo impatto la spiegazione più razionale è che Jackson si sentisse intrappolato nel suo personaggio, schiacciato da tanta celebrità e volesse dirci che la fama non è tutto. Sembra un tentativo ironico per nascondere la realtà, ma allo stesso tempo un tentativo per risvegliare le coscienze rispetto a ciò che è nascosto dietro il tendone del circo della realtà o dietro la sua maschera.

    La copertina di Blood on the Dance Floor

    Un’altra copertina certamente particolare è quella di Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix. Si tratta di un album di remix pubblicato nel maggio 1997. Nella copertina è raffigurato Michael al centro di una scacchiera. É forse lui stesso una pedina mossa da qualcuno o dal sistema? Ai polsi ha delle catene spezzate come bracciali che farebbero pensare proprio a questo aspetto: probabilmente si sente incatenato da qualcosa o qualcuno. Con questa interpretazione avrebbero un senso anche le lettere maiuscole del titolo “HIS” iniziali di History ma in inglese è anche l’aggettivo possessivo “suo”; dunque un sottile ma significativo gioco di parole.

    É la prima copertina in cui si muove, in cui cioè non è in posizione statica o in posa. Come se si volesse ribellare a qualcosa.

    Il titolo Blood in the Dance Floor sembra scritto con il sangue. Lui stesso è vestito di rosso sangue, come a simboleggiare che è la vittima sacrificale. Nel linguaggio iniziatico, infatti, il rosso della giacca indossata dalla popstar rappresenta il colore dei riti iniziatici proprio durante i sacrifici umani. Inoltre sembra stia urlando "Noooo!"; con il braccio destro indica una città dietro di lui che sembra New York mentre sprofonda. Nella parte superiore sembra ci siano polvere e fumo. Lo scenario ricorda un po’ la caduta delle Tori Gemelle.

    Notiamo, inoltre, il pavimento a scacchiera bianco e nero caratteristico proprio dei templi massonici. Forse Micheal voleva simbolicamente indicare che da tempo stava “ballando” con i poteri forti che però avrebbero deciso di ucciderlo ed ecco spiegato il sangue sul pavimento e sulla scritta stessa del titolo dell’album.

    Se osserviamo con più attenzione notiamo che l’artista ha il braccio e la gamba destra alzate quasi come se stesse ballando ma forse anche come a indicare il suo equilibrio precario; inoltre l’altra mano sembra quasi nascosta sotto la giacca. Questo potrebbe indicare che vuole nascondere e mostrare allo stesso tempo qualcosa di importante. Il braccio proteso poi, oltre ad avere una fascia nera al braccio (forse indicativo di un lutto), indica la parte del cielo proprio in corrispondenza di quelle che sembrano delle torri. Un altro elemento misterioso è la luna in alto a destra della copertina. La fase lunare rappresentata nell'album coinciderebbe esattamente con quella della notte dell'undici settembre 2001. Ma non è tutto: immaginiamo che ci sia un orologio che circonda il corpo di Michael e che il suo braccio destro sia la lancetta dei minuti mentre quello sinistro quella delle ore. L’orologio indicherebbe le 08:50; per una strana coincidenza la prima delle due Torri Gemelle venne colpita proprio a quell’ora. In un secondo livello di lettura, le braccia potrebbero anche rappresentare una sorta di datario perché sempre immaginando un orologio indicherebbero proprio i numeri 9 e 11.

    Alla luce di tutte queste considerazioni suonano profetiche e sinistre le parole dello stesso Jackson quando affermava che: «Le bugie sono velociste. Ma la verità corre una maratona».