Giornalista iscritto all'Albo Nazionale dal 2012
Attualmente redattore del mensile Mistero
rivista dell'omonima trasmissione televisiva di Italia Uno
Per contatti e richiedere la presentazione dei libri mail: g.balena@libero.it
«Vado a cercare la mia stella finché non la trovo. È nascosta nel cassetto dell’innocenza, avvolto in una sciarpa di meraviglia». Michael Joseph Jackson era anche questo. É stato The King of Pop, ma è stato anche molto altro: cantautore, ballerino, compositore, produttore discografico, coreografo, filantropo e imprenditore. In breve uno degli artisti musicali più influenti del XX e XXI secolo grazie anche, per esempio, alle sue performance dal vivo e ai suoi video dove ha reso popolari tecniche di danza innovative come il moonwalk, il toe stand, l'anti-gravity lean e la robot dance.
Il suo sesto album in studio, Thriller, è il più venduto nella storia della musica, avendo superato le 100 milioni di copie a livello globale, 34 milioni delle quali nei soli Stati Uniti. Un altro suo album ossia Blood on the Dance Floor è catalogato come l'album di remix più venduto nel mondo.
È stato uno dei pochi artisti a essere stato inserito per due volte nella Rock and Roll Hall of Fame: una volta come solista e un’altra come membro della formazione giovanile con suoi fratelli conosciuta come The Jackson 5; era stato inoltre inserito in altre 10 Hall of Fame.
Tra i maggiori riconoscimenti ricevuti dall'artista figurano: 15 Grammy Awards, 39 riconoscimenti nel Guinness dei primati, 26 American Music Awards, 16 World Music Awards e 15 MTV Video Music Awards.
In poche parole un vero mito, ma anche un uomo fragile e forse come vedremo anche custode di segreti.
La vita tra luci e ombre
Michael Joseph Jackson è nato alle 19:33 del 29 agosto 1958 al St. Mary's Mercy Hospital di Gary, in Indiana, ottavo di dieci figli di una modesta famiglia afroamericana. La madre Katherine Esther Scruse, commessa, era una devota testimone di Geova ed era solita cantare con i figli. Il padre Joseph era operaio in un'acciaieria e in gioventù era stato il chitarrista dei Falcons, gruppo R&B amatoriale. Michael aveva tre sorelle ossia Rebbie, La Toya, Janet e sei fratelli ossia Jackie, Tito, Jermaine, Marlon, Brandon (fratello gemello di Marlon, morto 24 ore dopo la nascita) e Randy. Michael e i suoi fratelli sono cresciuti in un ambiente familiare dove la Bibbia era l'unico strumento di formazione e la cui trasgressione implicava severe punizioni: secondo diverse testimonianze i fratelli Jackson, in particolare Michael, erano sovente maltrattati dal padre e costretti a prove incessanti oltre che a violenze fisiche. Il rapporto di Michael con il padre sarà al centro dell'attenzione mediatica lungo tutta la sua carriera.
Cresciuto quindi in una famiglia dedita alla musica, Michael entrò in contatto con il mondo dello spettacolo fin dalla più tenera età. Aveva formato con i suoi fratelli un gruppo musicale che prese il nome di The Jackson 5. All'enorme successo con questa band il giovane Michael ha incominciato ad alternare la sua carriera da solista e riuscì a registrare i primi quattro album in studio. Da quel momento inizia una straordinaria carriera.
Il 27 gennaio 1984 Jackson e i suoi fratelli stavano girando uno spot pubblicitario per la Pepsi-Cola allo Shrine Auditorium di Los Angeles. Il gruppo stava simulando un concerto davanti a migliaia di fan, quando i capelli di Michael presero accidentalmente fuoco a causa di un imprevisto guasto. Il cantante riportò gravi ustioni di terzo grado al cuoio capelluto e alla base della testa che arrivarono fino al cranio e fu costretto a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica ricostruttiva. L'episodio dell'incidente ha avuto un enorme impatto mediatico; il cantante dovette subire trapianti di cuoio capelluto per i dieci anni successivi e continuò a soffrire di dolori lancinanti ed emicranie per tutto il resto della vita.
Il 23 agosto 1993, mentre si trovava a Bangkok, un giorno prima del concerto inaugurale della seconda parte del Dangerous World Tour, è stato accusato da un uomo di nome Evan Chandler di presunte molestie sessuali nei confronti di suo figlio Jordan, all'epoca tredicenne. A causa della vicenda Jackson fu costretto a interrompere anticipatamente il tour e ogni promozione dell'album.
Il 19 novembre 2003 è stato nuovamente accusato di molestie su minori subendo un processo dal quale verrà assolto con formula piena il 13 giugno 2005.
Il 25 giugno 2009, 18 giorni prima dall'inizio dei concerti di Londra, mentre si trovava in una villa presa in affitto a Holmby Hills a Los Angeles, morì a causa di un arresto cardiaco in seguito a un'intossicazione acuta dovuta a un potente anestetico somministratogli da un medico sotto contratto con la AEG, la società produttrice dei concerti di Londra. Negli ultimi anni, infatti, il cantante soffriva d'insonnia cronica e alcuni medici gli somministravano questo anestetico.
La morte di Michael Jackson è stata definita "l'evento mediatico più grande di sempre" e molti siti internet andarono in crash sotto il peso delle continue ricerche riguardanti l'artista.
Finiva così l’esistenza terrena di uno dei più importanti artisti dello scenario musicale: una vita fatta di successi, ma anche di ombre e di misteri.
I misteri di Dangerous
Una delle copertine più misteriose e stracolme di simboli dell’intera produzione musicale è certamente Dangeous, l'ottavo album in studio pubblicato il 26 novembre 1991 dalla Epic Records.
Il disco in origine si doveva intitolare Black or White come l'omonimo singolo di lancio. La scelta nacque dal fatto che il musicista desiderava rendere il suo nuovo lavoro il più personale tra quelli fino ad allora realizzati, trattando gli argomenti che gli stavano più a cuore, come il problema della fame nel mondo, della povertà, delle guerre e soprattutto del razzismo con il quale, in particolare, aveva avuto a che fare personalmente durante tutta la sua carriera. Successivamente l'idea è stata scartata e si decise di proseguire sulla falsariga dei precedenti album che avevano titoli di una sola parola (Thriller e Bad). In inglese esiste un'espressione di uso comune che è "bad and dangerous" (cattivo e pericoloso); l'album precedente si intitolava Bad, perciò si optò per il titolo Dangerous. Entrambi gli aggettivi intendevano ironizzare sull'immagine che, secondo Jackson, i media davano di lui.
La copertina di Dangerous è un'opera surrealistica realizzata dall'illustratore Mark Ryden, all'epoca esploratore di un nuovo movimento artistico che lui stesso definiva surrealismo pop.
L'immagine d'insieme della copertina ricorda la facciata di un edificio in stile barocco o una casa dell'orrore, classica attrazione da luna park.
A primo impatto, inoltre, sembra una grande maschera da cui spuntano solo gli occhi di Michel al di sopra dei quali campeggia proprio il suo nome. Tra il nome e il cognome è inserita una figura stilizzata di una regina alata che sostiene la faccia di una scimmia incoronata; questo animale ricorre più volte nella copertina e sin dal medioevo rappresenta l’anima non evoluta spiritualmente. Al di sotto si trovano una serie di animali fuori proporzioni reali con al centro un pavone, animale preferito dall’artista e che era stato adottato anche come simbolo degli ultimi album della formazione giovanile dei The Jacksons 5; tra gli animali ammassati è presente anche in particolare un elefante con una sola zanna spezzata.
Ai lati della copertina è possibile osservare un tunnel che va da sinistra a destra percorrendo un ambiente tetro, cupo e oscuro simile a una fabbrica degli orrori alla quale si accede da una porta che reca un cartello rievocante le entrate dei lager nazisti, dove invece è riportata la scritta "Dangerous" (pericoloso). Alcuni animali entrano da un lato del tunnel infernale e ne escono morti dall'altro, tranne un piccolo Michael che indossa gli abiti degli anni della pubblicazione dell’album Thriller; a fargli compagnia c’è un ragazzo identificabile con l'attore Macaulay Culkin. I pilastri delle entrate sono in realtà due sarcofaghi: sul muro dell’arca destra, in alto, è visibile l’occhio che tutto vede, un altro simbolo divino ma anche il principale marchio dell’ordine dei massoni. A sinistra invece il simbolo dei pirati.
Al centro un tapis roulant trasporta i prodotti nocivi quali per esempio missili nucleari, siringhe, armi, molecole, atomi, teschi e ossa; il tutto termina dentro un mondo rovesciato che sembra prigioniero della fabbrica stessa.
Tra i personaggi in primo piano si riconosce il volto di Phineas Taylor Barnum vestito da maggiordomo, nella realtà pioniere degli spettacoli circensi statunitensi e qui ritratto come uno dei presidenti degli Stati Uniti sulle banconote americane. Nell’altro lato, invece, è presente un ragazzo di una tribù indigena con una carcassa di un animale in mano, il tutto poggiato sul palmo della mano che sembra proprio di Micheal, forse a rappresentare l’attenzione del cantante per i ragazzi e per le questioni ambientali.
Più in alto si trova una delle scimmie alate dal film Il mago di Oz, mentre più in basso è collocato un piccolo Cupido che guarda quattro pesci che rappresentano le quattro stelle principali della costellazione dei Pesci nell’atto di trasportare altrettanti putti. Nella diagonale opposta a Cupido è presente la statua della Venere di Botticelli.
Ai lati della cornice sorgono due figure: a sinistra il cosiddetto Re-cane, mentre a destra una regina dalla testa di martin pescatore (probabilmente un gioco di parole dato che il nome inglese dell'uccello è "kingfisher" ovvero "re-pescatore"). Ryden sceglie il cane perché quasi tutto il 1958, compreso il 29 agosto, giorno di nascita di Michael Jackson, nell’oroscopo cinese era proprio l’anno del cane. Inoltre sul piede e sulla corona sono incise le iniziali MJ propri dell’artista.
Ryden simboleggia e raffigura Jackson a sinistra ispirandosi al dipinto di Ingres Napoleone I sul trono imperiale del 1806. La mano del re con lo scettro, inoltre, ha il celebre guanto bianco proprio come quello che indossava il musicista.
La figura di destra, invece, è la regina con la testa di martin pescatore adorna dei simboli di potere con i quali nell'iconografia reale tradizionale vennero ritratte le regine d'Inghilterra Elisabetta I, Elisabetta II e Vittoria. La regina impugna uno scettro con la mano destra e nella sinistra sorregge il globo del sovrano, simboleggiante la sovranità del re sulla Terra. Due uccelli, forse una coppia di Ibis, sollevano il mantello della regina scoprendo gli ingranaggi di un meccanismo complicato che termina con due amanti in una bolla, particolare ripreso dal Trittico del Giardino delle delizie di Hieronymus Bosch, artista simbolo del lavoro di Mark Ryden.
È interessante notare che lo scettro del cane ha la faccia di un colibrì alla sua estremità, mentre lo scettro della regina colibrì termina con il muso di un cane.
Buona parte della critica e tantissimi fan pensano che in Dangerous ci siano messaggi subliminali e riferimenti all’ordine degli Illuminati e probabilmente più in generale al potere che ci governa. Sembra che l’artista voglia invitarci a indagare oltre perché vuole comunicare qualcosa di nascosto. A primo impatto la spiegazione più razionale è che Jackson si sentisse intrappolato nel suo personaggio, schiacciato da tanta celebrità e volesse dirci che la fama non è tutto. Sembra un tentativo ironico per nascondere la realtà, ma allo stesso tempo un tentativo per risvegliare le coscienze rispetto a ciò che è nascosto dietro il tendone del circo della realtà o dietro la sua maschera.
La copertina di Blood on the Dance Floor
Un’altra copertina certamente particolare è quella di Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix. Si tratta di un album di remix pubblicato nel maggio 1997. Nella copertina è raffigurato Michael al centro di una scacchiera. É forse lui stesso una pedina mossa da qualcuno o dal sistema? Ai polsi ha delle catene spezzate come bracciali che farebbero pensare proprio a questo aspetto: probabilmente si sente incatenato da qualcosa o qualcuno. Con questa interpretazione avrebbero un senso anche le lettere maiuscole del titolo “HIS” iniziali di History ma in inglese è anche l’aggettivo possessivo “suo”; dunque un sottile ma significativo gioco di parole.
É la prima copertina in cui si muove, in cui cioè non è in posizione statica o in posa. Come se si volesse ribellare a qualcosa.
Il titolo Blood in the Dance Floor sembra scritto con il sangue. Lui stesso è vestito di rosso sangue, come a simboleggiare che è la vittima sacrificale. Nel linguaggio iniziatico, infatti, il rosso della giacca indossata dalla popstar rappresenta il colore dei riti iniziatici proprio durante i sacrifici umani. Inoltre sembra stia urlando "Noooo!"; con il braccio destro indica una città dietro di lui che sembra New York mentre sprofonda. Nella parte superiore sembra ci siano polvere e fumo. Lo scenario ricorda un po’ la caduta delle Tori Gemelle.
Notiamo, inoltre, il pavimento a scacchiera bianco e nero caratteristico proprio dei templi massonici. Forse Micheal voleva simbolicamente indicare che da tempo stava “ballando” con i poteri forti che però avrebbero deciso di ucciderlo ed ecco spiegato il sangue sul pavimento e sulla scritta stessa del titolo dell’album.
Se osserviamo con più attenzione notiamo che l’artista ha il braccio e la gamba destra alzate quasi come se stesse ballando ma forse anche come a indicare il suo equilibrio precario; inoltre l’altra mano sembra quasi nascosta sotto la giacca. Questo potrebbe indicare che vuole nascondere e mostrare allo stesso tempo qualcosa di importante. Il braccio proteso poi, oltre ad avere una fascia nera al braccio (forse indicativo di un lutto), indica la parte del cielo proprio in corrispondenza di quelle che sembrano delle torri. Un altro elemento misterioso è la luna in alto a destra della copertina. La fase lunare rappresentata nell'album coinciderebbe esattamente con quella della notte dell'undici settembre 2001. Ma non è tutto: immaginiamo che ci sia un orologio che circonda il corpo di Michael e che il suo braccio destro sia la lancetta dei minuti mentre quello sinistro quella delle ore. L’orologio indicherebbe le 08:50; per una strana coincidenza la prima delle due Torri Gemelle venne colpita proprio a quell’ora. In un secondo livello di lettura, le braccia potrebbero anche rappresentare una sorta di datario perché sempre immaginando un orologio indicherebbero proprio i numeri 9 e 11.
Alla luce di tutte queste considerazioni suonano profetiche e sinistre le parole dello stesso Jackson quando affermava che: «Le bugie sono velociste. Ma la verità corre una maratona».
«Esiste una società segreta con ramificazioni in tutto il mondo che complotta per diffondere la voce che esiste un complotto universale». Solo la genialità di Umberto Eco poteva partorire un simpatico paradosso che spiega però bene cosa succede quando si parla delle società segrete. Come si può parlare di società segrete se effettivamente sono tali? Quali sono quelle più importanti? Di che cosa si occupano? Perché sono segrete? Esiste effettivamente la famosa piramide e quindi una gerarchia? Chi c’è al vertice? Andando oltre potremmo anche chiederci: chi c’è dietro e soprattutto oltre la piramide? Tutte domande allo stesso tempo lecite e interessanti ma alle quali spesso non si possono dare risposte chiare, complete ed esaustive.
Che cos’è una società segreta
Vediamo in primo luogo come può essere definita una società segreta. In genere si fa riferimento a un’organizzazione che mantiene nascosti i nomi degli iscritti e le attività che svolge regolarmente. La segretezza è l’elemento distintivo e può manifestarsi in vari modi: la selezione per l'affiliazione, prevedere conseguenze negative per chi rivela notizie riguardanti l’attività o ancora praticare riti o rituali riservati agli adepti. Inoltre, i membri delle società̀ segrete possono utilizzare simboli, parole in codice, cifrari, linguaggi oscuri o strette di mano particolari per riconoscersi reciprocamente.
Storicamente vi sono sempre stati diversi gruppi e associazioni che, per motivi diversi, hanno agito in segreto e nell’ombra. Gli ambiti di azione possono essere quelli politici, economici, religiosi, filosofici o tutti questi o parte di essi.
Le società̀ segrete si sono spesso servite di simboli magici o esoterici per identificarsi; tra questi è noto, per esempio, il delta luminoso utilizzato dagli Illuminati e dai Massoni. Questo, costituito da un triangolo isoscele al cui interno frequentemente è riportato il simbolo dell’occhio della provvidenza, rappresenta l’assoluto e quindi la completezza, ma anche l’aspetto divino.
Un altro simbolo frequente è il pentacolo formato da una stella inscritta in un cerchio. Il simbolo può̀ rappresentare le cinque estremità̀ del corpo umano o le quattro direzioni geografiche in aggiunta alla dimensione spirituale; orientato verso il basso, invece, assume una valenza negativa.
Molto usata, infine, è la piramide: mentre per gli Egizi indicava il passaggio dalla vita alla morte, per gli appartenenti alle società̀ segrete, invece, generalmente indica la scalata e il passaggio dall’ignoranza alla conoscenza. Del resto basta guardare una banconota da un dollaro, dove campeggia la piramide con il delta luminoso con l'occhio che vede tutto. La piramide viene spesso anche indicata come schema di riferimento, come vedremo tra poco, di una possibile gerarchia verticistica del potere delle società segrete.
Le principali società segrete
Quando si parla di società segrete la mente corre a quella che è certamente la più “nota”, per quanto possa essere tale una società segreta. Stiamo parlando della massoneria notoriamente associata simbolicamente alla squadra e al compasso. Si tratta di un'associazione su base iniziatica, esoterica e di fratellanza, diffusa in molti stati del mondo e le cui origini sono da rintracciare in Inghilterra precisamente a Londra in una data ben precisa ossia il 25 giugno 1717 quando venne sancita l’unione di varie logge all’epoca già operative. Si sancì in quel momento il passaggio alla massoneria operativa a quella speculativa. Il nome, infatti, deriva dal francese maçon, ovvero muratore, legato alla storia delle corporazioni di liberi muratori (free-masons) medievali e dalle quali ricavò gli stessi suoi simboli del mestiere come la livella, il regolo, la squadra, il filo a piombo e il compasso. Spesso nel simbolo è presente anche una grande lettera "G", con varie interpretazioni tra le quali il significato di Great Architect (Grande Architetto dell'Universo, G.A.D.U.) oppure di God (Dio), ma può essere interpretata anche come l’iniziale dei termini Geometria, Gnosi o Gnosticismo.
Un’altra società segreta storicamente molto importante sono gli Illuminati di Baviera noti anche come Ordine degli Illuminati; fondata a Ingolstadt in Germania nel 1776 dal barone anticlericale e materialista Adam Weishaupt, s’ispirava alle teorie più̀ in voga nel secolo dei Lumi.
Gli Illuminati, infatti, si opponevano al potere dei gesuiti e dei cattolici e volevano imporre il trionfo della ragione sulla fede; per raggiungere questi obiettivi avrebbero dovuto infiltrarsi all’interno delle istituzioni in modo da creare una élite dentro le élite. Verso la fine del Settecento si contavano circa duemila membri in Europa (tra cui lo scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe), ma le leggi promulgate dalle autorità̀ bavaresi contro le società̀ segrete ne ridussero in breve tempo l’organico e già̀ agli inizi dell’Ottocento l’ordine era praticamente dissolto; ma non altrettanto possiamo dire della sua nomea e dell’alone di mistero che è giunto fino ai giorni nostri.
Quasi tutte le società segrete sono impegnate più o meno palesemente nell’ambito delle attività pubbliche e in particolare in quelle propriamente politiche. Alcune, in particolare, svolgono attività spiccatamente in ambito politico ed economico allo scopo di dirigere le sorti di uno stato o indirizzare in una determinata direzione alcuni eventi storici. Tra queste possiamo citare, per esempio, una società segreta nascosta nell’ambito di una confraternita universitaria americana; si tratta della cosiddetta Skull and Bones. Fondata nel 1832 da William Huntington Russell (ex alunno della prestigiosa università̀ americana Yale) come semplice confraternita di studenti, si è poi evoluta fino a contare tra i suoi membri molti degli esponenti di spicco dell’élite politica americana (giudici della Corte suprema, direttori della Cia e del Fbi, perfino presidenti come George Bush). Ogni anno vengono scelti quindici nuovi membri chiamati a far parte dell’esclusiva organizzazione attraverso un segretissimo rito di iniziazione. La sede della società̀ è detta “la Tomba” e gli affiliati hanno accesso a un’isola privata, Deer Island, dove si svolge il ritrovo annuale.
Un’altra società che ha una matrice economico-politica è il gruppo Bilderberg; si tratta di un’organizzazione formata da politici, finanzieri e industriali che annualmente dal 1954 si riuniscono in un incontro per invito, non ufficiale, in hotel e resort di lusso sparsi per il mondo. I nomi dei partecipanti vengono resi noti, ma le riunioni si svolgono rigorosamente a porte chiuse e c’è la massima riservatezza sulle decisioni prese.
La piramide del potere
Le società segrete sono tantissime, ma esiste realmente una struttura gerarchica che possiamo raffigurare schematicamente come una piramide? In altre parole è possibile individuare tra i meandri oscuri di questi sodalizi una struttura di comando che agisce nell’ombra tirando le fila delle sorti del mondo? Più che vere e proprie società̀ segrete alcune organizzazioni misteriose hanno le sembianze di club esclusivi il cui ingresso è riservato agli uomini e alle donne più̀ potenti della Terra e in cui si discute prevalentemente di questioni economiche e politiche. Sono proprio queste le caratteristiche delle moderne società segrete che spesso agiscono in maniera gerarchica ma senza avere tra di loro stretti rapporti di dipendenza e di subordinazione. Un’altra caratteristica peculiare è spesso la capacità di infiltrare i propri membri nelle istituzioni più importanti, compreso i partiti politici. Il gioco strategico del potere si sviluppa essenzialmente in maniera relativamente facile perché i membri di questi club si inseriscono nei maggiori partiti in modo tale che chiunque vinca le elezioni si assicurano una postazione di comando. Inoltre bisogna notare che il meccanismo, in generale, è molto semplice perché in ogni contesto è sufficiente assicurarsi le postazioni apicali in modo tale che a cascata si comanda tutto l’apparato sottostante. Capire questa struttura piramidale è essenziale: pochi riescano a manipolare tanti e a comandare su tutti.
Solo i pochi che stanno al vertice sono veramente al corrente dei piani e dei fini ultimi dell’organizzazione. Più si scende verso la base della piramide, più aumenta il numero delle persone che, pur lavorando per l’organizzazione, ne ignora i suoi veri scopi. Costoro sono solo al corrente del lavoro che svolgono quotidianamente. Le uniche persone che hanno una visione d’insieme sono quei pochi che siedono ai vertici.
Secondo alcune indiscrezioni sembrerebbe che la piramide generale del potere globale abbia alla base le comuni società segrete e in particolare le élite massoniche e paramassoniche. Al gradino immediatamente successivo più elevato si troverebbe invece la Trilateral Commission ossia un gruppo di studio (think tank) non governativo e apartitico. Ha la sua sede sociale a New York. Conta più di trecento membri (uomini d'affari, politici e intellettuali) provenienti dall'Europa, dal Giappone e dall'America settentrionale. Venne fondata il 23 giugno 1973 per iniziativa di David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank e di altri dirigenti e notabili tra cui Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski. La Trilateral ha l'obiettivo di promuovere una cooperazione più stretta tra l'Europa, il Giappone e il nord America. Tra gli scopi di facciata c'è quello di facilitare la cooperazione internazionale tra gli stati del mondo.
Nel gradino successivo probabilmente troviamo il Comitato dei Trecento fondato dalla nobiltà nera veneziana nel 1729 mediante la BEIC (British East India Company ossia la Compagnia delle Indie) per occuparsi dell’attività bancaria internazionale, dei problemi legati al commercio e per sostenere il traffico dell’oppio. Comprende l’intero sistema bancario mondiale e i più importanti rappresentanti delle nazioni occidentali. Tutte le banche sono collegate a famiglie ricchissime come i Rothschild e i Rockeffeler proprio attraverso il Comitato dei Trecento.
Nel gradino ancora più in alto troviamo un fantomatico comitato formato dalle tredici personalità più importanti a livello planetario; nel penultimo gradino ci sarebbe un ristretto gruppo di tre persone di cui non si conosce l’identità. Infine in cima alla piramide, nel vertice assoluto, ci sarebbe la personalità più importante. Nei due livelli più alti probabilmente ci sono personalità non note all’opinione pubblica e che occupano questi posti perché sono molto influenti a livello economico e finanziario.
Tutto questo è solo frutto di speculazioni complottistiche o c’è un fondamento di verità? Se, ritornando alla boutade iniziale di Umberto Eco, consideriamo tutto questo un grande complotto, allora dobbiamo ritenere tale anche ciò che dice una personalità di spicco come David Rockefeller: «Siamo sull'orlo di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la "giusta" crisi globale e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale».
«Quei giorni Giovanni il Battezzatore venne a predicare nel deserto della Giudea. Egli diceva: 'Cambiate vita, perché il regno di Dio è vicino!'. A lui si riferiva il profeta Isaia quando scriveva queste parole: Una voce grida nel deserto, preparate la via per il Signore, spianate i suoi sentieri! Giovanni aveva un vestito fatto di peli di cammello e attorno ai fianchi portava una cintura di cuoio; mangiava cavallette e miele selvatico». Se lo faceva Giovanni Battista lo possiamo fare anche tutti noi? Forse. La semplice vista di alcuni tipi di insetti, però, genera nella maggior parte delle persone un'istantanea sensazione di disgusto. La nostra naturale inclinazione al disgusto quando un insetto è vicino a noi potrebbe essere dettata dal fatto che il nostro cervello ci avverte che potrebbe morderci, pungere, infettarci o addirittura avvelenarci a morte. Inoltre, considerando il fatto che alcuni insetti si nutrono di sporcizia ed escrementi, il solo vederli è sufficiente perché il nostro cervello invii un segnale di allarme.
Tra gli insetti che risultano meno sgradevoli ci sono le formiche: sono dolci e hanno un gusto simile alle noccioline; mentre le cimici sanno di mela e alcune larve di falena tendono al piccante. Altre larve però hanno il gusto di legno marcio e di segatura.
Perché, allora, si parla così tanto e con insistenza della nuova tendenza culinaria di mangiare insetti e larve? Stanno, quindi, per cambiare i nostri menù o sarà forse “solo” una necessità dettata dalla crisi alimentare sospinta da quella economica?
Chi mangia gli insetti
Diverse culture mangiano insetti ormai da sempre, ma allo stesso tempo, molte altre considerano il consumo un abominio completo. La pratica di mangiare gli insetti è conosciuta come entomofagia.
Nel mondo sono circa 1.900 le specie di insetti commestibili riconosciute dalla FAO e consumate soprattutto in America centrale e meridionale, Africa, Asia e Australia. Nella lista troviamo cavallette, termiti, formiche, coleotteri e falene.
In Thailandia mangiano scorpioni arrostiti e ragni fritti che sono considerati dalla popolazione locale delle vere e proprie leccornie: molto diffusi nello street food asiatico insieme a insetti come grilli, locuste e bachi che vengono fritti, arrostiti o stufati con salse piccanti. Larve, millepiedi, formiche rosse, scorpioni e farfalle sono utilizzati in cucina sia per gli snack salati che per i dolci.
In Giappone, sulle montagne, le larve di vespa bollite sono considerate specialità, così come le larve di molti insetti acquatici.
Le termiti e i bruchi sono considerati un ottimo alimento in buona parte dell’Africa, mentre in Madagascar si possono assaggiare alcune specie di farfalle fritte con la pastella.
Le cimici d’acqua giganti sono molto apprezzate in Asia e sono utilizzate nell’alimentazione umana in Cina, Giappone, India e in tutto il sudest asiatico, dall’Indocina all’Indonesia.
Le cavallette sono ampiamente consumate in tutto il sud del Messico, servite arrosto e aromatizzate con aglio, succo di lime e sale. In Venezuela il gruppo etnico Piaroa considera le tarantole Golia (o migali) una vera prelibatezza: possono raggiungere le dimensioni di un piatto piano, con otto enormi zampe che accontentano il fabbisogno alimentare di una famiglia numerosa. Hanno il sapore di granchio e di nocciola. In Colombia e in Amazzonia, invece, tostano le formiche “culone” come se fossero popcorn.
In Nuova Zelanda mangiano larve di cerambicidi che si trovano scavando nel legno marcio degli alberi, sia crude che saltate in padella. In Australia le formiche honeypot che hanno un ventre gonfio di nettare grande come un chicco d’uva sono consumate crude come dolci dagli aborigeni.
Il presunto piano per farci mangiare gli insetti
Mangiare insetti, dunque, non è una cosa poi così strana e piano piano anche l’Occidente si sta avvicinando a questa pratica. Partiamo da un dato che nel prossimo futuro sarà sempre più importante: il costo della carne è in aumento sia in termini economici, ma anche considerando gli ettari di foresta distrutti per il pascolo o per coltivare il foraggio utile per il bestiame.
Gli studiosi di entomofagia segnalano il basso contributo degli insetti in termini di emissioni di gas serra: necessitano, per esempio, di un quarto del cibo con cui vengono fatte crescere le pecore e della metà di cui si nutrono suini e polli per produrre la stessa quantità di proteine. Come si può notare, dunque, la tematica di quello che potrebbe essere un nuovo regime alimentare viene legato alle problematiche del consumo energetico e della salvaguardia climatica. Questo legame è logico e pertinente? O, invece, è l’ennesima speculazione della politica globalista?
C’è un altro aspetto: mangiare grilli, cavallette e formiche potrebbe presto divenire la soluzione alla fame nei paesi in via di sviluppo e offrire una soluzione in più ai menù consumati sulle nostre tavole. Il tema è di stretta attualità. Con il Regolamento (UE) 2015/2283, entrato in vigore il I gennaio 2018, il Parlamento Europeo ha aggiornato le regole per l'introduzione e la vendita di nuovi alimenti destinati alle nostre tavole, i cosiddetti Novel Food, ossia una categoria alimentare che include anche gli insetti.
I recenti sviluppi scientifici e tecnologici hanno reso possibile una semplificazione delle procedure per le richieste di autorizzazione per l’immissione in commercio di “prodotti e sostanze alimentari privi di storia di consumo 'significativo' al 15 maggio 1997 in UE”.
L’Unione Europea, inoltre, ha recentemente stanziato un finanziamento di 3 milioni di euro per ogni paese membro della Ue che incoraggi l’uso degli insetti in cucina.
Stiamo affrontando uno spaventoso aumento della popolazione mondiale e le risorse alimentari diventeranno progressivamente sempre più scarse. Ecco che qui entra in gioco un connubio tra l’economia e il potere politico mondiale. Cosa sta succedendo nello specifico? Lo scenario sembra dispotico e allarmante: vogliono “semplicemente” indurre la popolazione mondiale a ridurre l’utilizzo delle risorse alimentari. Alcuni esponenti delle multinazionali e le élite globaliste stanno definendo la nuova dieta "responsabile" a base di insetti mentre si sta invece diffondendo un certo ostracismo nei confronti di chi continua a consumare la carne. Contestualmente c’è la spinta verso la “carne” sintetica.
Così succede che alcune celebrità stanno mangiando insetti in tv o sui giornali; ci sono sempre più articoli di respiro internazionale che promuovono il consumo di insetti come inevitabile.
Naturalmente il presunto indottrinamento sarebbe più efficace sui giovani: durante gli anni di formazione si adottano abitudini che seguiranno per il resto della vita. Per questo motivo, l'agenda mangia-insetti si sta facendo strada nelle scuole di tutto il mondo facendola passare come una nuova moda accattivante.
I presunti poteri forti vogliono che gli esseri umani consumino, in particolare, un insieme specifico di insetti, vale a dire vermi della farina, grilli domestici, scarafaggi e locuste migratorie. Uno studio del 2019 intitolato “Una valutazione parassitologica degli insetti commestibili e del loro ruolo nella trasmissione di malattie parassitarie all'uomo e agli animali” afferma quanto segue: «Dal 1gennaio 2018 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2015/2238 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015, che introduce il concetto di “novel food”, inclusi gli insetti e le loro parti. Una delle specie di insetti più comunemente utilizzate sono: i vermi della farina (Tenebrio molitor), i grilli domestici (Acheta domesticus), gli scarafaggi (Blattodea) e le locuste migratrici (Locusta migrans). In questo contesto, la questione è il ruolo degli insetti commestibili nella trasmissione di malattie parassitarie che possono causare perdite significative nella loro riproduzione e possono rappresentare una minaccia per l'uomo e gli animali. Lo scopo di questo studio era identificare e valutare le forme di sviluppo dei parassiti che colonizzano insetti commestibili negli allevamenti domestici e nei negozi di animali nell'Europa centrale e determinare il potenziale rischio di infezioni parassitarie per l'uomo e gli animali. Il materiale sperimentale comprendeva campioni di insetti vivi provenienti da 300 fattorie domestiche e negozi di animali, tra cui 75 allevamenti di vermi della farina, 75 allevamenti di grilli domestici, 75 allevamenti di scarafaggi sibilanti del Madagascar e 75 allevamenti di locuste migratrici. I parassiti sono stati rilevati in 244 (81,33%) su 300 (100%) allevamenti di insetti esaminati. In 206 (68,67%) dei casi, i parassiti identificati erano patogeni solo per gli insetti; in 106 casi (35,33%) i parassiti erano potenzialmente parassiti per gli animali; e in 91 casi (30,33%) i parassiti erano potenzialmente patogeni per l'uomo. Gli insetti commestibili sono un serbatoio sottovalutato di parassiti umani e animali».
In breve, il 30% degli insetti d'allevamento valutati dallo studio conteneva parassiti dannosi per l'uomo. Lo studio completo descrive la pericolosità di queste nuove pratiche culinarie particolarmente dannosi per l'intestino e i polmoni.