Giornalista iscritto all'Albo Nazionale dal 2012
Attualmente redattore del mensile Mistero
rivista dell'omonima trasmissione televisiva di Italia Uno
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«I cosiddetti Pitagorici, che furono i primi ad occuparsi di matematica, non solo la fecero progredire, ma nutrendosene immaginarono che i suoi principi fossero i principi primi di tutte le cose ... supponevano che i numeri fossero i principi di tutta la natura e che gli elementi numerici costituissero tutti gli enti e che tutto il cielo fosse armonia e numero. Raccoglievano sistematicamente tutte le omologie tra i numeri, le armonie musicali e i fenomeni celesti, tra le parti e il tutto. Se qualcosa mancava si adoperavano perché tutta la faccenda risultasse coerente». Nell’opera Metafisica di Aristotele queste considerazioni hanno storicamente posto le basi di una particolare disciplina.
La numerologia, infatti, è quella branca dell'esoterismo che attribuisce ai numeri non solo un valore meramente matematico, ma li mette in relazione con aspetti della natura e soprattutto degli esseri umani.
L'attribuzione di un valore simbolico ai numeri si definisce più propriamente «simbolismo numerico» e include l'aritmologia; il termine numerologia, invece, viene utilizzato per indicare sistemi complessi finalizzati principalmente alla divinazione. La numerologia e la divinazione numerologica erano pratiche popolari nel mondo antico, soprattutto tra i seguaci di Pitagora.
L'associazione di significati simbolici ai diversi numeri è antichissima e universale: ne parlano il testo indiano Veda, quello cinese Libro dei Mutamenti e l'egiziano Libro dei morti.
Francesca Venturini, conosciuta anche come Zelda Lorelei, è studiosa ed esperta di tarologia, numerologia esoterica ed evolutiva e radiestesia con pendolo ebraico. Appassionata, inoltre, da sempre al mondo esoterico e alla magia popolare, ha intrapreso da anni un percorso di conoscenza e approfondimento in particolare delle tematiche riguardanti la numerologia.
In questa intervista cercheremo di approfondire i contorni di una scienza tanto affascinante quanto misteriosa.
Tracciamo un breve profilo storico.
Possiamo definire la numerologia come pseudoscienza psichica ed esoterica che studia il significato dei numeri. Attraverso la data di nascita, nome, cognome e anche soprannomi si può stilare un quadro preciso sui propri doni, talenti, punti di forza, debolezze, zone conflittuali, memorie genealogiche (tutte quelle situazioni irrisolte che ci sono state tramandate dai nostri avi e definite come "spazzatura" perché da smaltire), nodi karmici e molto altro; tutto questo porta ogni singolo individuo a una conoscenza e consapevolezza del vero se' interiore.
La numerologia era utilizzata già nel 3.000 A.C. dai Caldei e dagli Egizi i quali la consideravano una scienza sacra; così già alla nascita stilavano una tavola numerologica. Storicamente già i Sumeri introdussero il sistema sessagesimale per il computo di ore, secondi e minuti; tenendo conto di questo sistema attribuivano, inoltre, ai numeri un vero e proprio potere sacro e magico.
Anche Pitagora se ne occupò in maniera sistematica attraverso gli studi condotti nella sua scuola. Affermava, infatti, che ogni cosa è riconducibile a un numero e che quindi inevitabilmente i numeri e la materia sono collegati; personalità, sentimenti e in generale tutte le situazioni possono essere percepite e interpretate attraverso l'essenza dei numeri. Ogni numero inoltre ha una sua vibrazione.
In seguito la numerologia, in tempi più recenti, è stata poi bandita dalla chiesa perché considerata metodo divinatorio, magico e addirittura demoniaco.
Cosa tratta quindi nello specifico questa disciplina?
Questa disciplina, in sintesi, studia i numeri e ci aiuta a dare un collegamento tra il mondo visibile e quello invisibile, basandosi su conteggi ben precisi riguardanti: nome, cognome, data di nascita completa ed alcune altre poche informazioni. Un mezzo per conoscere noi stessi nel profondo, aumentando il grado di consapevolezza e coscienza, oltre che a comprendere il perché di certe nostre abitudini funzionali e disfunzionali, migliorando così la qualità della nostra vita.
Con la numerologia possiamo scoprire anche cosa ci ha condizionati già nell'utero materno. Sappiamo, infatti, che il feto è una spugna che già prima di arrivare al mondo ha assorbito anche ciò che madre e padre hanno vissuto durante tutta la gravidanza. Ricordiamoci che arriviamo al mondo, secondo questa teoria, già con un trauma che ci trascineremo dietro: ecco l'importanza di "conoscere" per poter superare tutto questo. Quando dico superare intendo trasformare debolezze in punti di forza e spinte evolutive. Niente accade per caso. Personalmente, da tutto ciò che ho studiato e verificato, posso affermare che il caso non esiste.
Cosa è dunque in questa prospettiva il segno inteso come numero? Cosa rappresenta?
Chi si occupa di matematica sa bene quale sia il fascino dei numeri. La valenza simbolica di essi è data da un valore qualitativo e da interazioni con elementi che strutturano l'universo. Da qui nasce un rapporto mistico e simbolico che l'uomo ha da sempre proprio con i numeri. Infatti, da un punto di vista spirituale per esempio, l'uno rappresenta l'unità, l'unicità, il principio, mentre il due non proviene dal raddoppiamento ma da una divisione e duplicazione dello stesso.
A tal proposito esiste un rapporto con la Cabala ebraica?
L'alfabeto ebraico è composto da lettere a cui è attribuito un numero. Nella cabala ebraica sono compresi una serie di insegnamenti esoterici con l'intento di comprendere la natura e lo scopo dell'essere umano e dell'universo. In passato veniva quindi utilizzata la numerologia con l'intento di comprendere e conoscere la natura dell'uomo e i vari messaggi universali.
Nella tradizione ebraica Dio, prima di creare il mondo, insegnò agli angeli proprio questo sapere. Quindi, lettere equivalenti a numeri, se sommati, offrivano un unico numero con uno specifico significato. Insomma, esistono varie metodologie di analisi.
Quali sono, dunque, le peculiarità dei vari metodi di utilizzo di questa disciplina?
In realtà, il mio pensiero è che ognuna di queste metodologie (perché di questo si tratta) porti ai medesimi risultati, più o meno. Lo scopo è un’esplorazione interiore. La numerologia esoterica da quella evolutiva si differenzia come procedura e accosta ogni risultato numerico a un arcano maggiore, quindi sempre con riduzione 22 (come il numero degli arcani maggiori). Bisogna avere anche un’ottima conoscenza di essi, non solo come metodo, se vogliamo divinatorio, ma esplorativo dell'essere umano che è quello che a me piace di più. Teniamo a mente che cambiare cattive abitudini, scoprire e superare paure inconsce, limiti, traumi sepolti, esplorando e lavorando su di sé, porterà poi benefici che andranno a fornirci strumenti per un futuro migliore. Quindi sono essenzialmente metodologie diverse. Per esempio, in quella evolutiva, si fa riferimento anche al nome e cognome. A me personalmente, piace utilizzarle entrambe intrecciandole.
Come esperta in tarologia posso affermare che i tarocchi uniti alla numerologia sono un eccellente coppia di lavoro.
Quindi, in sintesi, cambia il metodo e alcuni altri dettagli ma l'indagine che vogliamo svolgere ha lo stesso scopo.
Quali rapporti ci sono con i tarocchi?
Come detto prima, ogni risultato numerico, nella numerologia esoterica, corrisponde a un arcano maggiore che descrive perfettamente punto per punto tutti gli aspetti che vogliamo andare a indagare all' interno di una lettura di questo genere. Per fare un esempio concreto e facendo una semplificazione notevole: se hai un giorno di nascita con risultato numerico due, faremo riferimento al secondo arcano maggiore, cioè la Papessa e andremo a descriverne il significato più profondo e in che modo possa influenzare la nostra personalità. Ricordiamo sempre che i tarocchi sono uno strumento iniziatico molto potente per l'esplorazione interiore e il lavoro che dobbiamo fare è essenzialmente portare in contatto anima e mente.
Ci sono rapporti anche con la psicoanalisi?
Certo, anche Jung, noto psichiatra, psicanalista e filosofo, portò all'attenzione della comunità scientifica questa disciplina, considerando il numero come entità sacra e luminosa. Secondo la sua teoria, ogni numero rappresenta un archetipo dell'ordine, quindi i numeri sono degli ordinatori del campo energetico, una sorta di matrix divina, ossia la più primitiva espressione dello spirito. Riscontrò come certe immagini, vissute nei sogni e non facenti parte di esperienze personali, fossero invece innate nella mente dell'uomo e derivanti da un inconscio collettivo ma ereditate dal patrimonio genetico.
Quindi ogni numero è rappresentato da un archetipo corrispondente a caratteristiche ritrovate dentro ognuno di noi che, se espresse al meglio, permettono di manifestare e scoprire addirittura il nostro scopo di vita.
La numerologia può essere considerato uno strumento interpretativo della vita reale?
Assolutamente sì. Questo perché se ne può ricavare un quadro approfondito e chiaro sulla personalità dell'individuo, oltre alla scoperta delle motivazioni profonde di certi meccanismi, spesso disfunzionali, che continuino a ripetersi o sul perché non si riesca mai a sentirsi veramente noi stessi fino in fondo. Infine, porta in luce i nostri reali desideri, talenti e doni, in modo da poterli sfruttare al meglio, migliorando la qualità di vita.
Una disciplina molto affascinante che, come detto, ha attraversato i secoli per giungere a noi oggi e portare cambiamenti positivi nella nostra vita. Offre inoltre un quadro su aspetti di compatibilità di coppia, andando a fare un confronto, sempre numerico, tra due individui legati sentimentalmente: un aspetto che incuriosisce, credo, anzi ne sono certa per esperienza, la maggior parte delle persone perché l'amore, come anche i rapporti umani in generale, sono ciò che fanno muovere e smuovere in noi qualsiasi cosa.