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Notizie ANSA

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La viabilità nel materano problemi e prospettive N.55 23/12/2010

Si è tenuto nella sala consiliare del comune di Ferrandina, in provincia di Matera, il convegno dal titolo “La viabilità provinciale: per un migliore collegamento dei comuni di Ferrandina, Salandra e San Mauro Forte con Matera e con l’entroterra”. L’incontro, organizzato dai consiglieri provinciali Saverio D’Amelio e Antonio Santochirico, ha fatto il punto della situazione sulla viabilità delle arterie stradali della provincia di Matera. All’iniziativa hanno partecipato inoltre il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il commissario prefettizio del comune di Ferrandina Alberico Gentile, l’assessore provinciale alla viabilità e alle infrastrutture Giovanni Rondinone e buona parte dei sindaci dei comuni della provincia. E’ proprio l’asse viario più importante, la SS 407 Basentana, che congiunge Metaponto a Potenza, sul quale si concentrano le maggiori criticità. Frequenti, infatti, sono gli incidenti stradali, spesso mortali, che si verificano proprio su questa arteria; solo nell’ultimo mese sono decedute tre persone in seguito a sinistri. Sotto osservazione in particolare sono gli svincoli per Macchia di Ferrandina e quello per Tinchi; questi, infatti, non sono dotati di vie di fuga e cavalcavia, ma s’immettono direttamente sulla SS 407. La questione, per altro, è stata affrontata in un incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la Prefettura di Matera. E’ emersa la necessità di costruire in località Macchia di Ferrandina una complanare congiuntamente a un’adeguata opera di riqualificazione dell’intero tratto viario. Le altre strade provinciali, comunque, non versano in condizioni migliori. Gli interventi dei sindaci che hanno contribuito a rendere vivace il dibattito testimoniano, infatti, che è l’intero reticolo stradale provinciale a necessitare di impellenti e improcrastinabili misure di ammodernamento e manutenzione. E’ il caso, per esempio, della strada che congiunge Pisticci Scalo a Craco, balzata agli onori delle cronache come la “strada della morte” per l’elevato numero d’incidenti mortali. La provincia e gli stessi comuni devono, però, fare i conti con le scarse risorse finanziarie a disposizione e con le difficoltà burocratiche di concessione dei finanziamenti stessi. L'asse viario identificato come itinerario "Murgia-Pollino", per esempio, è già stato validato per lo studio di fattibilità da diversi anni da parte della Regione Basilicata. A seguito della stessa validazione l'Anas ha redatto il progetto preliminare ritenendo l'opera compatibile e realizzabile, seppure bisognevole di consistenti finanziamenti, ma a distanza di diversi anni l'opera risulta ancora non finanziata e tantomeno inserita tra le priorità del governo nazionale. Per una interconnessione interregionale più funzionale sarebbe, poi, necessario realizzare prioritariamente il primo lotto per collegare la Ss 407 - Basentana al casello autostradale di Gioia del Colle tramite il tracciato Gioia del Colle - Matera – Basentana. Significativo è, inoltre, il caso del lotto di completamento La Martella con la Bradanica; a fronte di un progetto di 15 milioni di euro l’Anas ha risposto con un proprio progetto di oltre 90 milioni. La boccata d’ossigeno per le infrastrutture provinciali potrebbe arrivare solo con lo sblocco di oltre 38 milioni di euro dei fondi FAS (Fondi per le Aree Sottosviluppate). In caso contrario secondo Rondinone, assessore provinciale al ramo, si prospetterebbero a breve le chiusure di alcune strade provinciali. Infatti, per i 1484 chilometri di strade della provincia di Matera sono nella disponibilità dell’ente solo 300 mila euro, ossia circa 200 euro a chilometro, per la manutenzione. Una cifra irrisoria se confrontata con le medie europee che sono sette volte più alte. A causa delle pessime condizioni delle reti viarie, intanto, si continua a morire mentre la politica è impegnata a decidere se dirottare le scarse risorse a disposizione sulla cantierizzazione di grandi opere o sulla manutenzione e ammodernamento dell’intero sistema infrastrutturale.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto N.55 23/12/2010