Venerdì, 29 Marzo 2024

Giornalista iscritto all'Albo Nazionale dal 2012

Attualmente redattore del mensile Mistero

rivista dell'omonima trasmissione televisiva di Italia Uno

 

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Rupextre, la residenza degli artisti N.53 11/12/2010

Matera, città rupestre per eccellenza, ha ospitato dal 4 all’8 dicembre la prima edizione di Rupextre. Il progetto ha preso forma intorno al concetto innovativo della residenza per artisti, videomakers, soundperformers, operatori culturali e studiosi, ossia mettere a disposizione uno spazio condiviso inteso come un contenitore di opere, artisti e idee. Questa prima edizione della rassegna ha avuto come filo conduttore il concetto del vuoto. “I sensi del vuoto” è, infatti, il sottotitolo della manifestazione. L’immaginario del vuoto da un lato è concretamente agganciato alla cultura dello scavo che caratterizza in maniera distintiva l’architettura rupestre e dall’altro è ancorato, invece, alla metafora dei vuoti culturali che interessano il territorio. La residenza ha dato la possibilità ai partecipanti di vivere in maniera sensibile l’ambiente rupestre e i luoghi urbani ed extraurbani del materano in tutte le dimensioni ambientali, archeologiche, paesaggistiche, storico-architettoniche, antropologiche e politico-sociali. Si sono alternate attività volte alla conoscenza dei luoghi a quelle d’indagini e ricerche, scambi culturale, dibattiti, presentazione dei lavori, proiezioni, spettacoli, performance e confronti. Ampio spazio è stato dedicato alla partecipazione del pubblico. Agli incontri hanno partecipato artisti provenienti dalla Basilicata, dall’Italia e dall’estero che con i linguaggi dell’arte contemporanea hanno tentato di creare una simbiosi con il territorio della Murgia materana e dei Sassi di Matera allo scopo di sperimentare la possibilità di avviare un lavoro interdisciplinare e l’elaborazione di progetti comuni. Videomakers, fotografi, artisti visivi, soundperformers, operatori culturali, studiosi del territorio hanno cercato di rielaborare i confini della propria espressione artistica per cercare di creare sinergie che potessero esprimere al meglio le suggestioni del contesto territoriale. Nutrito e ben assortito il numero di artisti che hanno partecipato: Carlo Fatigoni (Perugia), Bruno Di Lecce (Berlino), Dino Viani (Chieti), Federico Faeta (Roma), Anna Rosa Di Lella (Roma), Andrea Facchi (Castelguelfo di Bologna), Angelo Sinigallia (Cisternino BR), Roberto Corradino (Bari), Paola Tripoli (Lecce), Angelo Riviello (Campagna SA) Dragan Culic (Sarajevo Bosnia), Dario Carmentano (Matera), Morena Tamborrino (Laterza TA), Massimo Lovisco e Carmen Laurino (Potenza), Luca Acito & Cinefabrica (Matera), Carlo Molinari (Santeramo, BA), Pino Lauria (Matera), Dario Carmentano (Matera), Pino Basile (Altamura BA), Eufemia Mascolo (Altamura BA), Gerardo Fornataro (Matera), Paolo De Santoli (Terlizzi BA). La manifestazione è stata curata dall’associazione materana d’arte e cultura ARTErìa, in collaborazione con Artezeta, Faticart, Amnesiac Arts, Spazio Utopia, Associazione Cinefabbrica, Ethnodoc, Reggimento Carri Bari, Geologika Colletiva e con il patrocinio della Regione Basilicata, il Comune di Matera, e APT Basilicata. La sperimentazione del binomio artista territorio è una strada percorribile per cercare di riempire, per l’appunto, di senso e di sensi i vuoti culturali.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto N.53 11/12/2010