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Notizie ANSA

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La Pista Mattei pronta al decollo N.52 04/12/2010

Quando nel 1961 iniziarono i lavori per la costruzione dell’avio pista di Pisticci Scalo, in provincia di Matera, Enrico Mattei, al quale sarebbe stata poi intitolata la stessa pista, era ancora vivo. Morì pochi giorni prima dell’inaugurazione del 1962. Era un’altra Italia, dove opere importanti come questa si completava in un anno, sicuramente grazie allo spirito di abnegazione dello stesso Mattei. Un’Italia atipica forse anche per l’epoca. Era l’Italia che avrebbe voluto Enrico Mattei. Oggi, a distanza di cinquant’anni, la pista non è ancora in funzione. Dopo il sequestro preventivo dello scorso aprile, Il Pubblico Ministero Valeria Farina Valaori, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera, ha autorizzato l'esecuzione delle opere relative all'avio superficie. Il provvedimento di sequestro era stato deciso dopo un sopralluogo dei Carabinieri del Noe che avevano ravvisato alcune violazioni alle norme di tutela ambientale. La Procura con il provvedimento di dissequestro ha accolto, in sostanza, l'istanza del Consorzio Industriale della provincia di Matera. Nella nota, infatti, si legge: «le opere, che non interferiscano con il suolo, il sottosuolo, le acque superficiali e sotterranee e che rivestano carattere d’indifferibilità e urgenza, pur con limitate movimentazioni di terreno, non contrastano con le condizioni stabilite dal Ministero dell'Ambiente». Il provvedimento della procura permetterà il completamento d’importanti opere funzionali: l’impiantistica dell'Hangar con l’allestimento di arredi, nastri trasportatori e metal detector, la realizzazione della stazione carburanti, l’installazione dei sistemi relativi alla strumentazione aeronautica della torre di controllo e la sistemazione delle aree pedonali circostanti l'aerostazione. In realtà la pista necessiterebbe anche dell’allungamento del suo tracciato che attualmente è di soli 1200 metri. Anche in questo caso non mancano i problemi. Nei mesi scorsi, infatti, gli abitanti della frazione di Trincinato di Pomarico hanno protestato più volte poiché l’allungamento della pista creerebbe disagi non di poco conto per chi è costretto a percorrere quotidianamente la strada provinciale Pisticci Scalo-Pomarico. Il consorzio industriale, di concerto con la provincia di Matera, sta valutando soluzioni alternative, sebbene il posizionamento territoriale della pista non conceda grandi margini di manovra. La realizzazione dell’intera struttura rappresenterebbe un’opera infrastrutturale strategica per il rilancio economico e produttivo della Valbasento, del comparto agro-alimentare del Metapontino e per l’economia dell’intera regione che tutt’oggi non è ancora dotata di nessun aeroporto. Intanto nel rapporto sulle strategie di programmazione per il sistema aeroportuale italiano che l'Enac (ente nazionale dell'aviazione civile) ha trasmesso nel luglio scorso al ministero delle infrastrutture si è espressa la netta volontà di evitare la polverizzazione aeroportuale e le guerre di campanile; sono 24 (la metà di quelli oggi in funzione), infatti, gli scali che dovranno essere chiusi o drasticamente ridimensionati perché hanno un bacino di traffico insufficiente o vincoli infrastrutturali insuperabili. A questi scali lo Stato non fornirà nessun aiuto o sostegno finanziario, promuovendo, di fatto, lo spostamento del traffico verso scali più efficienti. La pista Mattei, dunque, potrebbe decollare solo con un pieno di finanziamenti privati. 1961 – 2010: un anno per la costruzione, cinquant’anni per tentare il decollo.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto N.52 04/12/2010