Sabato, 20 Aprile 2024

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Attualmente redattore del mensile Mistero

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Notizie ANSA

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L'Italia incompiuta passa anche per la tratta Ferrandina-Matera N.18 27/03/2010

E’ proprio di questa settimana l’interessante reportage pubblicato su L’Espresso riguardante le centinai di opere pubbliche ancora incompiute distribuite equamente su tutta la nostra penisola. Opere cominciate e mai terminate, spesso cantieri permanenti. In ogni caso sono esempi di spreco di denaro pubblico, miliardi di euro bruciati per niente. Cattedrali nel deserto che continuano a ingoiare finanziamenti. La lista è lunga e si dipana attraverso opere di ogni genere: ospedali, strade, carceri, campi sportivi, case di riposo, dighe. Un problema esteso dalla Valle d’Aosta alla Calabria, dal Veneto alla Sicilia. L’allucinante viaggio de L’Espresso nell’Italia degli sprechi termina citando la tratta ferroviaria Matera-Ferrandina. I trenta chilometri di collegamento del Tirreno con l’Adriatico e che passano per Matera, l’unico capoluogo di provincia a non avere la Ferrovia dello Stato, sono stati appaltati nel lontano 1986. A nulla sono valsi i numerosi appelli della stampa e dei programmi televisivi quali Striscia la Notizia, Le Iene e da ultimo Domenica In del 3 maggio scorso. L’ing. Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi Matera (attuale gestore), proprio in occasione della trasmissione domenicale disse: ”Se dobbiamo fare una scelta, non è certamente al primo posto”. Per Marco Ponti, docente universitario di economia dei trasporti, l’opera è un’assurdità per la strutturale mancanza di viaggiatori. Il problema, però, è che in buona sostanza l’opera è quasi terminata con uno sforzo economico di 270 milioni di euro. L’opera comprende sei chilometri di galleria a Miglionico, un ponte a Picciano, un ponte sul Bradano e la stazione di Matera. Scelte politiche con tempi biblici e reali difficoltà ad accertare le responsabilità sono facce della stessa medaglia. Il completamento della tratta fu previsto nel programma della Rete ferrovie Italia 2007-2011 e inserito nel Documento di programmazione economico e finanziaria 2008. La regione Basilicata continua a insistere sull’importanza strategica dell’opera. Nel novembre 2007 la regione Basilicata e il Ministero hanno concluso un accordo per l'impiego delle risorse provenienti dal Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) deliberate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) nel 2006 nel quale si è previsto il finanziamento della costruzione del tratto ferroviario La Martella-Venusio sull'asse ferroviario Ferrandina-Matera. Intanto su Facebook da tempo è nato un gruppo dal titolo ironico: “non vogliamo più la ferrovia a Matera! vogliamo l'autostrada”. Come dargli torto. L’articolo de L’Espresso termina con questa frase: “Un finale che mette malinconia”. Il finale malinconico è solo quello del lungo elenco di opere incompiute perche la Matera-Ferrandina non ha ancora visto la fine. La sala d’attesa resterà ancora tale. C’è un verde speranza, però, è quello della gramigna che ci cresce sopra.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto N.18 27/03/2010