La Cavonica: non è mai troppo tardi? N.81 02/07/2011

Non è mai troppo tardi. Quando il ritardo, però, è decennale può valere ancora questo motto? Forse non proprio. Nel caso, infatti, della costruenda fondovalle Cavonica, stadio terminale della cosiddetta Trasversale alta 14, il ritardo nella realizzazione dell’opera è talmente grave da far rientrare la stessa di diritto più nel libro nero delle opere lucane incompiute piuttosto che nel volume dell’atlante stradale. Eppure la realizzazione di questa arteria potrebbe essere strategica per l’intero sistema infrastrutturale regionale. L’asse viario, infatti, è stato concepito come ponte naturale di collegamento fra l’area della collina materana e la Val d’Agri. Alla luce dello sviluppo delle attività estrattive sul versante potentino proprio l’apertura di questa via di comunicazione rappresenterebbe un ulteriore elemento di sviluppo territoriale integrato. Di questo progetto se ne parla sin dal secondo dopoguerra, ma solo nei primi anni ’90 è stata iniziata effettivamente la costruzione. Più precisamente nel 1995 col primo finanziamento erogato dalla giunta Tataranno la Cavonica rientra per la prima volta a pieno titolo tra le opere da realizzare nell’ambito dell’azione amministrativa provinciale. E’ proprio la Provincia di Matera, infatti, l’organo titolato a portare avanti il progetto. I lavori hanno avuto un’accelerazione dal 2008, quando il completamento dell’opera è stato inserito all’interno del Programma triennale delle Opere pubbliche della Provincia di Matera. Lo scorso agosto sono ripresi i lavori sul primo tratto della fondovalle, ossia sull’asse che collega lo scalo di Grassano con i comuni di Salandra e Garaguso per poi innescarsi sull’altro lotto già realizzato lungo il torrente Salandrella. Allo stato attuale i lavori del tratto nord, detto anche di “testa”, avanzano lentamente e dei 23 chilometri complessivi sono stati asfaltati dopo più della metà. Su questo tratto si dovrebbe riversare il traffico dei comuni della fascia montana – collinare materano, quali per esempio Accettura, Garaguso, Oliveto Lucano, Salandra, San Mauro Forte e Stigliano. Grazie all’apertura dell’arteria questi comuni potrebbero beneficiare di un accesso più rapido alla Statale 407 Basentana. Questo consentirebbe, inoltre, una migliore viabilità di collegamento tra Potenza e Matera. Per assicurare la massima funzionalità è necessario il completamento dell’opera tramite la realizzazione delle cosiddette “bretelle di collegamento” con i comuni. L’investimento complessivo ammonta a circa 14 milioni di euro, con un ridimensionamento rispetto ai 20 milioni iniziali previsti nel 2008. L’assessore provinciale alle Infrastrutture strategiche, Gianni Rondinone, è ottimista circa il crono programma di completamento dell’opera: “Dalla ricognizione effettuata contiamo, salvo intoppi climatici non menzionabili nella prevedibilità umana, di potere mantenere la tempistica di completamento fissata, nello specifico, per fine 2011. Altrimenti il tutto slitterà non oltre i primi mesi del 2012”. La Cavonica, dunque, dovrebbe essere completata. Un bel po’ di strada è stata fatta, nel senso materiale del termine, tanta altra, in senso figurato, bisogna ancora farne per rendere l’intero sistema viario provinciale e regionale funzionale e all’avanguardia.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto  N.81 02/07/2011

La Cavonica: non è mai troppo tardi?