Un incubatore per le nuove aziende lucane N.78 11/06/2011
L’Italia è un paese di santi, poeti, navigatori e imprenditori. Tutti almeno una volta nella vita hanno pensato di mollare il lavoro per mettersi in proprio, puntando su un’idea ripiegata per anni in fondo al cassetto dei sogni. Ora il sogno può diventare realtà. In questi giorni, infatti, presso la Sala Verrastro della Regione Basilicata, si è tenuta la presentazione del progetto “Bi Cube”, l’incubatore d’impresa fortemente voluto dall’ente regionale in collaborazione con Basilicata Innovazione. Questa nuova opportunità offerta grazie alla sinergia tra la Regione Basilicata e Area Science Park mette a disposizione strumenti e metodologie in grado di valorizzare le idee imprenditoriali innovative. Il modello d’incubazione proposto è strutturato nell’ottica di supportare il promotore dell’idea sin dalle prime fasi: dal business dream al business plan, ovvero dalla messa a punto del progetto imprenditoriale (pre-incubazione) alla verifiche di sostenibilità economica e autonomia operativa, fino a giungere allo start-up e all’apertura al mercato. Il progetto si avvale della collaborazione di Area Science Park di Trieste. La struttura operativa dal 1982, nata con decreto istitutivo già nel 1978, è stata fondata con l'obiettivo iniziale di fornire un collegamento tra la comunità imprenditoriale e quelle di alto livello scientifico. Il parco, infatti, dispone di circa 75mila metri quadrati di spazio-laboratorio attrezzato con adeguate apparecchiature specializzate, sperimentali e di sicurezza. Nel 2005, inoltre, è stato riconosciuto dal MIUR come Ente Pubblico Nazionale di Ricerca di primo livello, diventando un punto di riferimento in Italia per il trasferimento tecnologico. Il progetto “Bi Cube” si svilupperà in tre fasi; la prima sarà la valutazione dell’idea imprenditoriale da parte del comitato tecnico scientifico che valuterà due elementi chiave: il potenziale innovativo dell’idea e la propensione imprenditoriale del proponente; la seconda fase, invece, consisterà nell’avvio del gruppo di sviluppo e nella pre-incubazione con la conseguente sottoscrizione di una convenzione; in questa fase si effettueranno le verifiche tecnico-economiche, funzionali alla costituzione della nuova impresa. Saranno, pertanto, messi a disposizione spazi adeguatamente attrezzati per avviare le diverse attività; assisterà, inoltre, i futuri imprenditori offrendo i servizi e le risorse necessarie per concludere con successo il percorso. Un coach, infine, accompagnerà i futuri imprenditori, ne condividerà le scelte e li assisterà fino allo start-up. Il percorso di pre-incubazione potrà variare dai sei ai diciotto mesi. Solo quando sussisteranno le condizioni di sostenibilità economica e autonomia operativa, i proponenti e “Bi Cube“ concorderanno la creazione della nuova impresa. Il presidente della regione Vito De Filippo ha così spiegato l’obiettivo principale del progetto: “In troppi casi sono state le idee e le capacità di tanti giovani lucani e meridionali in genere a fare la fortuna del sistema imprenditoriale del Nord che ha saputo attrarle e coltivarle. Il nostro obiettivo, ora, è quello di dare ai nostri giovani il supporto necessario di contesto e di cultura d’impresa perché le loro capacità possano portarli a realizzarsi nella loro terra e a offrire sempre alla loro terra opportunità di crescita, sviluppo e occupazione per altre persone”. Santi, poeti e navigatori: i nuovi imprenditori, però, avranno bisogno soprattutto dei primi.
Pubblicato sul settimanale Il Resto N.78 11/06/2011