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Notizie ANSA

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Si accende un’idea l’illuminazione pubblica a led N.77 04/06/2011

Fiat lux. Sia fatta la luce. Meglio se a costo ridotto. L’illuminazione pubblica nelle strade dei centri abitati grava, infatti, pesantemente sulle casse comunali che spesso non godono di buona salute. Eppure un modo per risparmiare oltre il 50% proprio su questa voce di bilancio ci sarebbe. Sia fatta la luce, ma a Led. La tecnologia Led, acronimo di Light Emission Diode, è stata impiegata prevalentemente nell’elettronica di consumo ed era utilizzata fino a poco tempo fa per piccoli indicatori e spie luminose di tutti gli oggetti elettronici. La luce è generata elettronicamente da un particolare componente di silicio (diodo) e amplificata da una lente in plastica. I diodi Led per l’illuminazione hanno il vantaggio di avere un’alimentazione diretta, cioè non necessitano di riscaldatori o accenditori; producono, inoltre, una luce della stessa intensità e hanno un consumo costante. Due gli obiettivi che si raggiungono con il loro utilizzo: risparmio energetico e miglioramento della qualità dell’illuminazione. I vantaggi non si fermano qui: la luce Led ha la caratteristica di abbattere sensibilmente l'inquinamento luminoso che è d’impedimento per l’osservazione delle stelle. Una cosa fantascientifica per la Basilicata sempre in affanno nel colmare il suo gap tecnologico? Forse sì. C’è, però, un esempio che fa ben sperare e che potrebbe diventare un punto di riferimento anche per gli altri comuni lucani. Sarconi, comune della Val d’Agri, quasi un anno fa è stato tra i primi comuni in Italia ad aver sostituito tutti i lampioni tradizionali con il sistema d’illuminazione a Led. Sull’intero territorio comunale sono stati sostituiti tutti i corpi illuminanti tradizionali con quelli hi-tech; ogni nuovo lampione installato nel piccolo centro potentino è costituito da trentasei Led che consumano quanto una lampadina di casa. Inoltre sono state adeguate sia le lanterne artistiche del centro storico sia il sistema d’illuminazione del campo sportivo. Queste installazioni faranno risparmiare circa il 60% e ridurranno del 70% i costi di manutenzione. Anche l'impatto ambientale sarà ridotto, poiché queste lampade non contengono mercurio e durano molto più a lungo (circa 50mila ore contro le 12mila di quelle tradizionali). Si abbattono, così, anche i costi di manutenzione poiché la vita media è di circa nove anni. In puglia, invece, il primo impianto di questo tipo è stato inaugurato nel 2008 in un rione di Minervino, in provincia di Lecce. Qualora si decidesse di rinnovare tutta l’illuminazione, il comune salentino beneficerebbe di un risparmio di circa 60mila euro l’anno. Questi comuni sono tra i primi a seguire questa buona pratica seguendo strada aperta da Torraca, un paesino in provincia di Salerno, noto per essere diventato il primo paese al mondo totalmente illuminato a Led già nel 2007. Basti pensare che Roma, per esempio, solo ora ha presentato un progetto organico che prevede entro il 2015 l’installazione di 15mila punti luce. L’era dell’impatto zero è, dunque, iniziata. Il primo passo concreto l’ha fatto l’Unione Europea, mettendo al bando dallo scorso settembre le lampade a incandescenza a vantaggio di quelle cosiddette a basso consumo. Il vero miracolo, soprattutto economico, sarebbe la diffusione capillare della nuova tecnologia a Led anche nei nostri comuni. In attesa di tutto questo: Fiat Led e così sia.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto  N.77 04/06/2011