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Attualmente redattore del mensile Mistero

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Notizie ANSA

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Onorevoli "disoccupati"…N.66 19/03/2011

“Onorevole stia zitto!” è il titolo di un famoso libro dell’istrionico senatore a vita Giulio Andreotti. Un parlamentare che sta zitto, però, non è produttivo. E’ principalmente la parola lo strumento di lavoro del parlamentare e del politico in generale. Verba volant scripta manent: se le parole poi non si concretizzano in atti legislativi, cosa hanno prodotto di concreto? Si può misurare la produttività dei nostri amati odiati politici? A quanto pare si e in maniera anche analitica. E’ l’obiettivo che si pone il portale http://www.openpolis.it. L’associazione promotrice del progetto intende usare la rete per favorire la trasparenza pubblica e la partecipazione delle persone al controllo delle scelte d’interesse collettivo. Sul sito è possibile visionare l’ultimo rapporto “Camere aperte” 2011 che contiene una classifica dettagliata sulla produttività dell’attività parlamentare dei politici. L'indice di produttività parlamentare prende in considerazione la quantità e l'efficacia dell'attività realizzata da ogni parlamentare dall'inizio della legislatura (aprile 2008) sino alla data dell'ultimo aggiornamento. I criteri presi in considerazione per la definizione dell'algoritmo con cui è calcolato l'indice di produttività sono: la tipologia dell’atto, il consenso ricevuto dallo stesso, il suo iter e la partecipazione del parlamentare ai lavori. Quali sono, allora, i politici nostrani più bravi? In Basilicata i tre deputati virtuosi sono Elisabetta Zamparutti (Pd - 16° posto in classifica generale, Salvatore Margiotta (PD – 180°) e Giuseppe Moles (PDL – 491°). La Puglia, invece, alla Camera vanta il 3° posto assoluto nella classifica generale con Donato Bruno (PdL), non male anche Giuseppe Calderisi (PdL – 30°) e Ludovico Vico (PD – 77°). Al Senato il trittico lucano è composto da Filippo Bubbico (Pd – 24°), Cosimo Latronico (PdL – 40°) e Felice Belisario (IdV – 55°). Quest’ultimo è, però, anche tra i più assenteisti, addirittura una volta su due. Più attivi, invece, i senatori pugliesi: sesto posto per Donatella Poretti (Pd) e a seguire Antonio Azzollini (PdL – 9°) e Adriana Poli Bortone (IoSud – 46°). Non è un periodo facile, invece, per il senatore pugliese Alberto Tedesco: addirittura penultimo nella classifica generale. Con openpolis.it è possibile consultare anche l’elenco aggiornato degli onorevoli che hanno dato il consenso alla pubblicazione online della dichiarazione patrimoniale personale. Tutti i parlamentari sono tenuti a depositare la dichiarazione patrimoniale e aggiornarla ogni anno, ma la stessa legge (n. 441/1982) impone anche che queste informazioni siano raccolte in un apposito bollettino che è consultabile solo presso la Camera o il Senato. I dati sono "pubblici" ma non pubblicabili online, se non con l'assenso del singolo parlamentare. Hanno finora dato il consenso alla pubblicazione della dichiarazione patrimoniale solo 45 deputati su 630 (7.14%). Solo due i politici pugliesi che hanno dato il via libera: Francesco Boccia che nel 2010 ha dichiarato circa 127 mila euro e Gero Grassi con quasi 138mila. Dei politici lucani, invece, non è possibile fare i conti in tasca poiché nessuno ha rilasciato il consenso. Dura la vita degli onorevoli: sono costretti a parlare pur di lavorare, spesso anche quando non è strettamente necessario. Per esempio Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, si è sottoposta volontariamente a un quiz durante la trasmissione “Niente di personale” su la7 ma non ha riconosciuto un verso dell’inno di Mameli e ha sbagliato il capoluogo della Basilicata. Giustificata: non è stata eletta dalle nostre parti, non poteva sapere. Un vecchio adagio valido per l’attività giornalistica, forse, lo è ancor di più per quella politica: ”fare il politico è sempre meglio che lavorare”.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto N.66 19/03/2011