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Attualmente redattore del mensile Mistero

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Rassegna stampa

 

Notizie ANSA

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Focus sulla regione invisibile N.30 19/06/2010

Sul numero in edicola del mensile Focus è presente un reportage di ben cinque pagine sulla Basilicata. L’articolo si apre con un’immagine enorme su due pagine raffigurante un paesaggio brullo e desolato sul quale campeggia il titolo “La regione invisibile”. Fin qui niente di male. Il tutto ricadrebbe nelle scelte editoriali e d’impaginazione con uno sfondo pseudo sensazionalistico al fine di attirare l’attenzione del lettore e magari vendere qualche copia in più. Passando, però, al vaglio il reportage in maniera più approfondita emergono alcuni elementi sui quali riflettere. A un primo sguardo superficiale l’articolo proposto dal mensile sembrerebbe un vero e proprio depliant di promozione turistica come se ne trovano tanti sui banchi degli enti istituzionali. L’articolo, però, è impaginato nella sezione “Sapere – Mondo” quasi a voler sottolineare che questa regione sconosciuta non è fuori dal mondo ma è proprio in questo “mondo” e quindi si può includere nel “sapere” umano. Meno male. Siamo tutti rincuorati. Siamo ancora più tranquilli e rassicurati leggendo il sottotitolo del pezzo. “Conoscete qualcuno che va in vacanza in Basilicata? O il nome della sua mafia? (impossibile: non c’è!) E quello dei suoi abitanti? (Certo non basilicatesi!) Ma allora esiste davvero? Altroché! E detiene primati insospettabili…”. La Basilicata quindi esiste. Meno male. Esiste nonostante il nome misterioso dei suoi abitanti. E’ una regione tranquilla, senza turismo e soprattutto senza mafia. Che strana quest’ultima precisazione. Ci sentiamo quasi un po’ in colpa per questo: non abbiamo neanche uno straccio di mafia. Non ci sono neanche più i Basilischi o non ci sono mai stati. Certo, i traffici illeciti di rifiuti ormai documentati confermano la vocazione della Basilicata a essere il paradiso terrestre, ma solo per i soliti affaristi. “Dateci la nostra fetta di mafia – grida Rocco Papaleo nel suo ultimo film – La Basilicata ha bisogno di casinò, agriturismi, prostituzione…”. Dall’analisi sommaria dei flussi turistici della regione si scoprono, però, degli aspetti interessanti. La Basilicata è al decimo posto come meta turistica nazionale e ben prima di località turistiche importanti quali Valle d'Aosta e Veneto. Qualche turista arriverà pure, dunque, magari con l’aiuto del navigatore aggiornato perché siamo consci che non è così facile trovare una regione sperduta e soprattutto invisibile. Il turismo in Basilicata segna un +27 % e la sola città di Matera un incremento del + 452% (sic!) negli ultimi cinque anni. Secondo il giornalista di Focus la Basilicata resta sconosciuta e misteriosa, addirittura selvaggia ed esotica anche perché gli abitanti sono lucani e non basilicatesi, quasi degli alieni o una tribù aborigena in via d’estinzione. Continua dicendo: “una volta messo piede in questa terra, si avverte un senso di estraneità e di lontananza fisica e culturale… la Basilicata come la Svizzera (sic!)… Terra strana ed estranea”. Intanto in questi mesi basta accedere la televisione e sintonizzarsi su un qualsiasi telegiornale per sentire parlare di fatti, non certo piacevoli, della regione invisibile. Invisibile solo per chi non la vuole vedere e conoscere.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto N.30 19/06/2010