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I segreti delle cattedrali gotiche - Luglio 2016

 

«La cattedrale contiene nelle sue sculture e nella sua geometria l'alfabeto necessario per decifrare il libro di cui è l'incarnazione».  Lo scrittore ed egittologo francese Christian Jacq descrive così quella che può essere considerata la struttura architettonica certamente più significativa e rappresentativa di un’epoca tanto buia quanto affascinante: il Medioevo. Le prime cattedrali gotiche hanno fatto la loro comparsa a cavallo dell’anno Mille, prima in Francia e poi nel resto d’Europa. La maggioranza degli storici dell'arte collegano il termine “gotico” ai Goti, additati dalla cultura classica romana come una civiltà assolutamente barbara e rozza. Una spiegazione differente è offerta, invece, da Fulcanelli, uno sconosciuto scrittore dell’inizio del secolo scorso, nel suo affascinante volume “I misteri delle cattedrali”: «L'art gotique altro non è che una deformazione ortografica della parola argotique, la cui omofonia è perfetta. La cattedrale, dunque, è un capolavoro d'art goth o d'argot. I dizionari definiscono la parola argot come il linguaggio particolare di tutti quegli individui che sono interessati a scambiarsi le proprie opinioni senza essere capiti dagli altri che stanno intorno».

L’origine delle cattedrali

Il termine “cattedrale” deriva dal latino “cathedra” e indica il sedile destinato all’autorità ecclesiastica del vescovo.

La diffusione delle cattedrali gotiche si concentra soprattutto intorno al XII secolo, con un aumento esponenziale e improvviso delle nuove costruzioni. Già in questa prima considerazione si estrinsecano il mistero e allo stesso tempo il fascino che alimentano la leggenda legate a queste strutture imponenti. In particolare, la loro diffusione avviene proprio nel periodo in cui i Templari ritornano in Francia dalla Terrasanta, dove avevano stabilito il loro quartier generale nel luogo in cui una volta sorgeva il Tempio di Salomone, un edificio dal grande fascino esoterico. Alcuni studiosi avanzano l'ipotesi secondo la quale furono proprio i Templari a far costruire le cattedrali, dopo aver ritrovato nei sotterranei del loro quartier generale le carte che contenevano i progetti e i principi armonici utilizzati per la costruzione del Tempio di Salomone, tramite le conoscenze iniziatiche del leggendario architetto Hiram e precise indicazioni contenute in alcuni versetti biblici.

Le cattedrali hanno dimensioni enormi rispetto alla singola persona e in rapporto all’apparato urbanistico dell’epoca. Oltre a una funzione prettamente religiosa, in alcuni casi erano anche il luogo di ritrovo per le pubbliche riunioni.

La cattedrale rappresenta ed esprime la ritrovata sicurezza materiale e spirituale dopo l’incubo catastrofista dell’anno Mille. Caratteristico e degno di nota è certamente il verticalismo e la spiccata propensione allo sviluppo in altezza verso il cielo, quasi a voler stabilire e ritrovare il contatto con il divino. Questa peculiarità si esprime in particolare tramite il campanile; questa struttura architettonica, introdotta già tra l’VIII e il IX secolo, viene valorizzata ulteriormente proprio nell’ambito dello sviluppo dell’arte gotica. Il campanile nello specifico rappresenta l’albero della vita: nella cultura medioevale a ogni raffigurazione corrisponde un significato più elevato, nascosto e simbolico. Molto spesso proprio lo stesso simbolismo è strettamente collegato al sacro e all’esoterismo. Lo stesso albero della vita, per esempio, richiama le conoscenze mistiche e cabalistiche.

Un altro elemento importante è certamente la luce, filtrata all’interno delle cattedrali attraverso le imponenti vetrate o i rosoni frontali. All’interno, così, si creavano ammalianti giochi di chiaro scuro sui pavimenti e sulle pareti, in alcuni casi in corrispondenza di date particolari come solstizi o equinozi.

Una funzione importante, inoltre, è quella didascalica ed educativa; infatti, le cattedrali rappresentano veri e propri libri di pietra per i fedeli. In particolare, spesso, rappresentavano delle forme di indottrinamento delle tematiche bibliche tramite le raffigurazioni dei racconti dello stesso libro.

La struttura

Molto probabilmente la maggior parte delle cattedrali sono state costruite su preesistenti luoghi “magici” ed energetici. Come altri edifici antichi (per esempio il Tempio di Salomone e Stonehenge) nelle cattedrali ritroviamo specifiche misure che fanno riferimento alla sezione aurea e sono inserite in una matrice geografica ben precisa: le cattedrali di Chartres, di Beauvais, di Amiens e di Reims si trovano, per esempio, tutte tra il 48° e il 49° parallelo. Un’altra funzione molto importante è quella astronomica; alcune cattedrali sono calendari di pietra con precisi riferimenti astronomici, in particolare alla costellazione della Vergine; ecco perché molte sono dedicate a “Nostra Signora”.

La struttura tipica della cattedrale ci riconduce a un parallelismo con la rappresentazione umana che santifica sé stesso votandosi a Dio: l’abside corrisponde al capo, la croce del transetto corrisponde alle braccia, la navata è, invece, il corpo e infine l’altare rappresenta il cuore.

La valenza simbolica della pietra da costruzione, inoltre, la pone in stretta connessione con il concetto della redenzione attraverso quattro tappe: incarnazione, passione, resurrezione e ascensione. La pietra viva, elemento primario per la costruzione, è paragonabile al corpo di Cristo e alla sua redenzione. Le tappe della redenzione sono assimilabili all’utilizzo della pietra per la costruzione: cavata, scolpita, costruita ed elevata.

In molte cattedrali gotiche, spesso, si ritrova nel punto di intersezione della navata con il transetto il tema del labirinto, come nel caso, per esempio, della cattedrale di Chartres. Proprio in questa cattedrale le varie parti della navata, del coro e del transetto sono in rapporto armonico tra loro e seguono la logica della scala musicale dell’ottava, studiata anche dalla scuola pitagorica. I maestri costruttori conoscevano, senza dubbio, tutti i rapporti dell’ottava musicale e l’applicavano geometricamente alle costruzioni.

Altro elemento importante è senza dubbio il rosone; spesso collocato in evidenza al centro della facciata o nella parte superiore. Il rosone è anche detto “ruota della fortuna” e simboleggia il mutare ciclico della sorte e del tempo, con l’alternarsi delle forze costruttive e distruttive. Il rosone avrebbe un collegamento diretto con il sole e in maniera più approfondita con la rosa e quindi con il femminino sacro e con la figura della Vergine. Generalmente il rosone ha sei, sette, otto e dodici petali: tutti numeri altamente simbolici e carichi di significato. A sei petali, per esempio, indica la stella a sei punte ovvero il cosiddetto” sigillo di Salomone”. A sette, invece, fa riferimento all’ordine settenario del cosmo e del tempo (sette giorni e sette direzioni dello spazio). A otto petali simboleggia la rigenerazione e il concetto della rinascita e dell’infinito. Infine, a dodici petali rappresenta il numero degli apostoli, i segni zodiacali e i mesi dell’anno.

Un tema ricorrente è senza dubbio il peccato e la continua soggezione che i fedeli dovevano provare nei confronti della religione e di riflesso quindi delle stesse gerarchie ecclesiastiche. L’altro tema fondamentale è il bestiario, ossia la raffigurazione di animali reali o fantastici con precisi significati esoterici. A questo bisogna aggiungere i lapidari e i florari, ancora una volta in chiave simbolica. In particolare, tra gli animali più raffigurati troviamo il pavone simbolo dell’immortalità, l’aquila emblema solare, l’agnello come animale sacrificale, l’ariete indicante l’ardore del creatore, la lepre come simbolo della lussuria e della fecondità, la salamandra strettamente collegata al fuoco, le api collegate alla diligenza e all’eloquenza, la colomba associata allo Spirito Santo, il gallo associato alla resurrezione e il leone che ci riconduce alla figura di Salomone e alla Vergine.

Gli aspetti esoterici

Come si può notare l’intera struttura classica della cattedrale nasconde una carica esoterica e simbolica notevole. Proprio a proposito, per esempio, delle numerose raffigurazione del leone, questo è strettamente connesso alla Vergine. È quindi importante notare come le cattedrali francesi dedicate proprio a "Nostra Signora”, cioè alla Vergine, non siano state costruite a caso, ma secondo un progetto unitario ben preciso, tendente a ricreare in terra un’immagine speculare della costellazione della Virgo o Vergine, in accordo con il famoso motto esoterico “come in cielo così in terra”.

Esiste, poi, di certo una contiguità tra la costruzione delle cattedrali e la massoneria che a sua volta si ricollega alla tradizione templare. Il rapporto simbolico della massoneria con la pietra si può rintracciare in primo luogo nella locuzione “free stone” che in Inghilterra rappresentava una pietra particolarmente adatta a essere modellata dallo scultore e dal costruttore. Questo in ambito massonico indica il lavoro di levigazione che dovrebbe ricevere l’anima grezza dell’iniziato. Non a caso proprio con la comparsa delle prime cattedrali si stabilizza la figura del maestro con funzioni di ingegnere, architetto e direttore dei lavori. Una figura, quella del maestro, presente anche all’interno delle logge massoniche. Da notare, inoltre, che proprio la massoneria ha come entità di riferimento “il grande architetto” che è un richiamo diretto alla costruzione materiale e simbolica.

Come detto le cattedrali servivano anche per le riunioni, in particolar modo delle corporazioni dei mestieri medievali; essi si riunivano in un ambiente riservato del cantiere di costruzione detta “loggia”, termine questo poi mantenuto anche in seno alla massoneria e indicante proprio il luogo per le riunioni dei fratelli massoni.

La cattedrale rappresenta anche la summa della sapienza alchemica. Esiste, infatti, una relazione diretta tra la pietra filosofale e la pietra angolare: i costruttori simbolicamente erigevano le cattedrali tenendo conto della pietra angolare sulla quale Gesù ha costruito la sua chiesa. Da notare che la pietra filosofale è detta anche “pietra maestro d’angolo” o semplicemente “angolare”.   

Secondo Fulcanelli la costruzione in epoca medievale delle grandi cattedrali gotiche ha permesso a un sapere antichissimo di prendere corpo e immagine nella pietra, nel legno e nelle vetrate; i colori di queste ultime, per esempio, erano trattati alchemicamente e servivano per rappresentare i simboli della fede cristiana e della cabala. Per esempio, la parte inferiore del portale chiamato del “Giudizio Universale” nella facciata di Notre-Dame di Parigi, contiene precisi riferimenti alla simbologia alchemica: vi compaiono, tra le altre cose, l’athanor (il forno o crogiuolo degli alchimisti), una donna che addita un corvo (che simboleggia lo stato iniziale dell’opera alchemica) e un cavaliere che addita un leone (elemento fisso dello zolfo).

Ecco perché, riprendendo la dichiarazione iniziale, Jacq sentenzia: «Libro aperto, perché offerto agli occhi di tutti; libro chiuso, perché il nostro pensiero e la nostra vita devono essere in armonia con il messaggio della cattedrale, se vogliamo riuscire a percepirlo».