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Il potere occulto dei messaggi subliminali - Ottobre 2018 - Giuseppe Balena

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Il potere occulto dei messaggi subliminali - Ottobre 2018

“Hai fame? Mangia popcorn e bevi Coca Cola “. Quello che potrebbe sembrare un normale annuncio pubblicitario, invece rappresenta per gli addetti ai lavori una svolta nella recente scienza del marketing e della pubblicità. Nel 1957, infatti, si concludeva un importante esperimento sulla pubblicità subliminale che consisteva nell’inserire nel film ”Picnic”, con William Holden e l’allora sconosciuta Kim Novak, proprio questo messaggio subliminale che appariva sullo schermo alla velocità di 1/3000 di secondo. Il risultato è stato che in conseguenza di questa prima forma rudimentale di manipolazione, le vendite di popcorn incrementarono quasi del 58 % e quelle della Coca Cola del 18 %. Si apriva così una nuova frontiera di confine nell’ambito della comunicazione di massa per fini commerciali. Per fare ciò fu utilizzata una particolare apparecchiatura denominata tachistoscopio, ossia uno strumento che permetteva di proiettare immagini a diverse velocità.

Le ricerche in questo ambito si sono poi nel corso degli anni progressivamente consolidate fino a divenire sempre più sofisticate. Il messaggio subliminale accompagna quotidianamente la nostra vita e nei limiti del possibile la condiziona. A partire dagli anni ’80, anche a causa della diffusione della pratica e del massivo disvelamento della stessa questa sottile forma di controllo mentale è stata considerata quasi un luogo comune accettato nella pubblicità, nelle canzoni o negli slogan. Si è così consolidata la tendenza a ricercare o per lo meno intravedere quel messaggio, comunemente detto subliminale, che facesse apparire la realtà ma con un pizzico di mistero e capire cosa si potrebbe nascondere oltre l’apparenza.

Forse è difficile percepirli consapevolmente, ma ogni giorno, appunto senza saperlo, si entra sicuramente più volte in contatto con i messaggi subliminali a vari livelli.

La nascita dei messaggi subliminali

Il primo sistema di studi strutturati in merito ai messaggi subliminali si deve, come abbiamo visto, a James Vicary nel 1957 e della sua Subliminal Projection Company; il pioniere dei messaggi subliminali era intenzionato a utilizzare questa forma di comunicazione commerciale in locali pubblici, nei film e nelle affissioni. Si eseguirono in quel periodo anche diversi esperimenti su emittenti televisive per testarne l’efficacia, tuttavia con esiti non sempre positivi. Nonostante ciò, alcune emittenti radio americane crearono e utilizzarono altri sistemi denominati “added recall devices” utilizzando messaggi preregistrati che venivano poi inseriti in dissolvenza e mescolati con registrazioni musicali.

A fronte dell’uso indiscriminato nel corso degli anni di questi stratagemmi psicologici addirittura l’ONU ha predisposto un documento che conclude dicendo: «le implicazioni culturali dell’indottrinamento subliminale sono il più grande pericolo per i diritti umani nel mondo e l’annullamento o la modificazione di una cultura sono possibili mediante stimolazioni subliminali». Cosa sono realmente i messaggi subliminali e come funzionano?

Una porta sull’inconscio

Per capire meglio di che cosa si tratta partiamo dall’etimologia del nome: il termine subliminale deriva dal latino ed è composto da “sub” ossia sotto e “limen” ossia soglia, in riferimento al confine del pensiero conscio; è un termine mutuato dal linguaggio della pubblicità e in psicologia si riferisce a un'informazione che il cervello di una persona assimilerebbe a livello inconscio.

Il messaggio è trasmesso attraverso scritte, suoni o immagini che trattano un qualsiasi argomento ma che nasconde al suo interno, come in un codice cifrato, ulteriori frasi o immagini avulse dal contesto iniziale e che rimarrebbero inconsapevolmente nella memoria dell'osservatore.

Alcuni studi mostrano che i messaggi subliminali stimolano alcune specifiche aree del cervello, ma tuttavia la gran parte delle ricerche scientifiche svolte in merito ha rilevato che tali messaggi non producono alcun effetto marcato o duraturo nel comportamento umano, ma forse solo nell’imminente. Un discorso diverso, invece, si imporrebbe nel caso della reiterazione della proposizione del messaggio e l’effetto, dunque, sarebbe causato proprio dalla ossessiva ripetizione in un determinato lasso di tempo. Alcuni stimoli che raggiungono il subconscio possono avere un qualche effetto sulle emozioni e sul comportamento.

Essenzialmente lo scopo dell’utilizzo del messaggio subliminale sarebbe, se inserito per esempio nei comunicati pubblicitari, di invogliare il consumatore ad acquistare uno specifico prodotto. Oppure, attraverso la scrittura e la grafica in genere o anche attraverso il suono, potrebbe servire a propagandare pensieri e ideologie di qualsiasi natura, compresa quella politica ed elettorale.

Le varie tipologie

I messaggi subliminali sono una galassia sterminata e come facilmente intuibile sono presenti in diversi ambiti e con utilizzi differenti. Per esempio, i messaggi subliminali semplici è possibile rintracciarli in una frase, in un paragrafo o in un testo e si possono evidenziare solo leggendo la medesima frase al contrario o solo le iniziali di ogni parola oppure ancora le iniziali della riga e così via.

Numerose multinazionali “nascondono” soprattutto nei loro loghi alcune curiosità. Per esempio, il logo di Amazon nasconde un piccolo messaggio significativo. Il logo del più grande colosso online include una specie di freccia nella parte inferiore, sotto le prime quattro lettere del brand. Questa freccia unisce gli estremi di due lettere, la A e la Z. Si tratta di un modo mediato per dire al cliente che nel negozio potrà trovare qualsiasi tipo di prodotto.

L’impresa di spedizioni FedEx (abbreviazione di Federal Express) nasconde un messaggio sottile, formato da due lettere. Le lettere E e X del logo unendosi, formano una freccia, un modo semplice per esprimere la rapidità del servizio offerto.

Il logo di Toyota è un’immagine composita: si possono, infatti, ricostruire tutte le lettere che compongono il nome del brand

Si tratta di un logo disegnato affinché, in ogni momento, il logo ricordi la parola che identifica la marca.

È noto, secondo ricerche scientifiche, che l'orecchio e l'occhio umano sono in grado di percepire una determinata gamma di frequenze d'onda. È altresì noto che tra la ricezione del segnale visivo o sonoro nell'organo e la sua rielaborazione cerebrale intercorre un tempo finito, seppure molto breve. L’efficacia e il funzionamento del messaggio subliminale si basano proprio sui meccanismi testé descritti. Quando si parla di persuasione occulta, bisogna sapere che esistono diversi tipi di subliminale: visivo, verbale, ad alta velocità, a bassa velocità, subsonico, ultrasonico e mascherato al contrario, solo per citare i più diffusi.

Un campo molto proficuo, dove è possibile rintracciare numerosi esempi è la musica; la tipologia è molto variegata: commerciale, promozionale, scherzosa, ma anche di natura satanista e istigante al suicidio, all'omicidio oppure all'uso di sostanze stupefacenti. Fondamentalmente nelle canzoni viene utilizzata la tecnica del backmasking, ovvero ascoltando alla rovescia le registrazioni è possibile sentire frasi generalmente brevi avulse dal contesto della canzone stessa di riferimento.

Tra i casi più celebri possiamo ricordare per esempio “Stairway to heaven” dei Led Zeppelin che nasconderebbe la frase “Ecco il mio dolce Satana” e ”Another one bites the dust” dei Queen che conterrebbe invece “Cominciate a fumare marijuana”. Alcuni artisti e band di heavy metal e hard rock cominciarono a giocare appositamente con il backmasking nascondendo frasi “diaboliche” ma non solo. Altri come i Pink Floyd scelsero varianti ironiche: ascoltando al contrario “Empty spaces” si trova il messaggio “Congratulazioni! Hai appena scoperto il messaggio segreto”. Tra i musicisti più recenti un abile manipolatore di testi in tal senso è il rapper Eminem: gran parte delle sue canzoni se ascoltate al contrario contengono frasi di senso compiuto di vario genere.

Alcuni messaggi nascosti si troverebbero anche nelle copertine degli album dei Beatles come per esempio la celebre copertina di “Abbey Road” dove secondo alcuni il fatto che Paul McCartney fosse ritratto a piedi nudi indicherebbe la sua probabile morte e la relativa sostituzione con un sosia.

Il cinema è un altro enorme canale di diffusione di tali messaggi anche dietro il candore di un film per bambini. Per esempio, guardando attentamente si possono individuare dei messaggi subliminali addirittura nei film di Walt Disney. Oltre che come intermezzi di fotogrammi inseriti in alcune scene è possibile ritrovare messaggi subliminali anche nelle locandine di film di grande successo come per esempio “Rapunzel“ (sembrerebbe che la parola sesso sia nascosto nei capelli), “Il re leone (la parola sesso nel cielo e una donna sul manifesto), “La Sirenetta” (addirittura la forma di un pene),Chi ha incastrato Roger Rabbit” (Betty Boop mostra i capezzoli e Jessica Rabbit appare nuda), “Bianca e Bernie (una donna nuda in una finestra). O ancora per esempio nella locandina del film "Il silenzio degli innocenti" di Johnathan Demme dove si vede un volto di donna con una falena sulle labbra. Guardando attentamente però si distingue, sul dorso dell'insetto, un teschio formato dai corpi di sette donne nude. Quello che può sembrare un tributo artistico (l'immagine è del pittore spagnolo Salvador Dalì) è in realtà un messaggio subliminale sul legame tra sesso e morte.

Non c’è da stupirsi, dunque, il fenomeno sia invece in costante e irrefrenabile ascesa anche in maniera subdola e non sempre identificabile, ma d’altronde si tratta di un meccanismo antichissimo insito nella comunicazione umana. Come diceva già nel lontano 400 a. C. il filosofo greco Democrito: «Molto di ciò che è percepibile, non viene da noi percepito».