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Basilicata sempre più a rischio idrogeologico N.90 17/09/2011

Due cattive notizie. La prima: il governo molto probabilmente taglierà il fondo destinato a contrastare il dissesto idrologico. La seconda: la Basilicata è tra le regioni italiane con la percentuale più alta di comuni interessati da questo problema. Le due notizie, pertanto, oltre a essere cattive sono anche convergenti. In realtà questa situazione interessa tutta la penisola. Secondo il rapporto annuale Eurispes l’Italia, infatti, è una nazione fragilissima: quasi il 70% dei comuni ha problemi geologici e idraulici, 1.700 sono a rischio frana, 1.285 a rischio alluvione e 2.596 presentano entrambi i rischi. Il costo per ripristinare i danni causati da frane e alluvioni è di oltre un miliardo di euro ogni anno. Il Consiglio nazionale dei geologi ha calcolato che negli ultimi venti anni sono stati spesi circa 22 miliardi di euro per rimediare ai danni dei disastri naturali. Una situazione di vera emergenza: acuta, consolidata e continuativa. Nei tagli della manovra approvata e “disapprovata” più volte in questi giorni è finito anche il fondo da oltre un miliardo di euro necessario alle regioni per far fronte alla fragilità strutturale dei loro territori. Per dissesto idrogeologico s’intende l’insieme di tutti quei processi morfologici e superficiali che hanno un’azione fortemente distruttiva in termini di degradazione ed erosione del suolo e indirettamente nei confronti dei fabbricati costruiti dall’uomo. Si tratta, in sostanza, dei risultati della dissennata gestione del territorio attuata per esempio con deviazioni di fiumi, cementificazione degli argini e deforestazione. Questa situazione è particolarmente grave anche in Basilicata. Nel rapporto redatto da Legambiente nel 2003 risultano 123 comuni su 131 a rischio idrogeologico, così come individuati dal Ministero dell’ambiente; di questi 56 sono a rischio frana, 2 a rischio alluvione e 65 a rischio sia di frane sia di alluvioni. Il primato negativo del rischio idrogeologico nel territorio lucano è detenuto dalla provincia di Matera: en plein, tutti i comuni della provincia sono a rischio. La maglia rosa della nostra regione spetta al comune di Cirigliano, viceversa, la maglia nera spetta al comune di Grottole. In sostanza nove comuni lucani su dieci sono afflitti da gravi dissesti idrogeologici e 200mila persone abitano in un territorio ad alto rischio. Secondo il Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche (GNDCI) negli ultimi 80 anni si sono succedute più di 200 inondazioni e 1028 frane. I comuni più esposti agli effetti delle inondazioni sono prevalentemente quelli ubicati sulla costa, nelle parti terminali dei fiumi e nelle zone basse delle valli. La particolare conformazione idrografica e geomorfologica della regione fa si che s’inneschino fenomeni di crisi, frane e smottamenti, appena si superano i 50 mm. di pioggia nelle 24 ore. Particolarmente a rischio sono le zone di Pisticci, Grassano, Senise, Bernalda e Montalbano. Alla luce di questa situazione precaria, il taglio del fondo governativo destinato a fronteggiare questi gravi pericoli ambientali sembrerebbe inspiegabile; ancora di più se si considera che in data 14 giugno 2011 è stato sottoscritto un’intesa tra l’assessore Gentile e il ministro Prestigiacomo per ottenere un finanziamento aggiuntivo di otto milioni e 269mila euro. Tale somma era in aggiunta al piano straordinario di 27 milioni di euro varato a dicembre con un co-finanziamento da parte del Ministero dell’ambiente (circa 20 milioni di euro) e della Regione Basilicata (circa 7 milioni di euro dai fondi Por Fesr 2007-2013). L’accordo integrativo prevedeva, tra l’altro, interventi nei comprensori del Basento, Bradano, Agri e Sinni non contemplati nell’accordo precedente. Poi tutto è “franato” con la manovra restrittiva del governo. Non c’è due senza tre: la terza cattiva notizia è che si sta avvicinando la stagione delle piogge.

 COMUNI A RISCHIO IDROGEOLOGICO IN BASILICATA

Regione

Provincia

Frana

Alluvione

Frana e alluvione

Totale

% totale comuni

Basilicata

56

2

65

123

94%

Matera

4

2

25

31

100%

Potenza

52

0

40

92

92%

               

Fonte: Report 2003 – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e Unione Province d’Italia

Elaborazione: Legambiente

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto  N.90 17/09/2011