Martedì, 16 Aprile 2024

Giornalista iscritto all'Albo Nazionale dal 2012

Attualmente redattore del mensile Mistero

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Notizie ANSA

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Se potessi avere 10mila euro al mese...

Chi vuol essere milionario? A conti fatti per diventarlo bisognerebbe entrare in politica a giudicare dalle dichiarazioni dei redditi degli assessori e dei consiglieri pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata. Non hanno trionfato nel famoso quiz televisivo che elargisce generose somme di denaro, ma hanno semplicemente vinto le elezioni amministrative; a dir il vero, però, in alcuni casi neanche quelle: spesso sono nominati in qualità di assessori esterni. Nella maggior parte dei casi le dichiarazioni attestano redditi annui superiori a 100mila euro. Niente di male nel constatare la ricchezza dei consiglieri e degli assessori regionali, benestanti già di per sé o per volontà divina. Il problema è che, spesso, alla ricchezza personale si sommano i compensi percepiti che non sono bruscolini. Allora le dichiarazioni dei redditi si gonfiano e arrivano a cifre degne del programma di Gerry Scotti.

 I più ricchi

Così, per esempio, nel modello 740 riferito all’anno 2010 il neo assessore alla formazione, Vincenzo Viti, stacca tutti e si attesta al primo posto in classifica come Paperon de’ Paperoni di Via Verrastro, con un reddito di oltre 268mila euro. Certo, è un politico di lungo corso: assessore comunale di Matera, assessore regionale, deputato al Parlamento per tre legislature, dal 1998 al 2001 consigliere politico del Ministro delle Comunicazioni, consigliere per la cultura del presidente del Senato Franco Marini e dal 2009 assessore regionale all'Agricoltura. Ecco svelato il mistero: a far gonfiare il portafoglio è un pluri-vitalizio. Questo a conferma che nel corso degli anni nei posti regionali di comando c’è stato uno scarsissimo turnover. Ci ritroviamo, inoltre, a dover pagare un esercito di ex consiglieri regionali che prendono vitalizi medi di oltre due mila euro al mese; ovviamente ci sono sempre le eccezioni, come nel caso di Giovanni Carelli (ex presidente della Provincia di Matera) con oltre 6.600 euro o Antonio Potenza (poi deputato della Margherita e vice presidente della commissione Agricoltura) con oltre 4.700 euro.

 Immobili e titoli azionari a go go

Chi, invece, è ancora in carica oltre a percepire il compenso come assessore o come consigliere, dichiara spesso anche investimenti in terreni e immobili. E’ il caso, per esempio di Pasquale Robortella che possiede tre fabbricati ad Armento e due a San Martino d’Agri o di Giannino Romaniello che conta diverse percentuali di proprietà per fabbricati e terreni a Potenza e Avigliano o ancora Gianni Rosa che possiede quote percentuali di fabbricati a Ruoti. C’è chi poi, come Nicola Benedetto dell’Idv, può addirittura vantare una Ferrari e una barca modello Intermare30 Cruise «Pedro». Numerosi sono anche coloro che hanno partecipazioni in società. Tra questi, per esempio, Paolo Castelluccio che possiede quote azionarie del Palatinum di Policoro o ancora Nicola Benedetto che ha partecipazioni in addirittura cinque società; non sono gli unici, a questi bisogna aggiungere anche Francesco Mollica, Nicola Pagliuca, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Singetta e Attilio Martorano che vantano partecipazioni azionarie a vario titolo. Per carità, niente di moralmente esecrabile. Domanda da “Chi vuol essere milionario”: si prefigura un conflitto d’interesse se la mattina si decide in consiglio regionale o, meglio ancora, in seno alla giunta e di sera, invece, si ritorna a curare gli interessi delle società nelle quali si posseggono le partecipazioni azionarie? In questo caso meglio non chiedere l’aiutino da casa.

Pubblicato sul settimanale L'Altravoce N. 2 19/05/2012